Boom di richieste per l’università di Berlusconi

Quota 1.000 studenti. Tantissime le richieste di adesione pervenute alla Scuola di Alta Formazione politica del presidente Silvio Berlusconi, nata meno di dieci giorni fa. Un boom che mostra un interesse reale e sentito per il mondo della politica e della formazione. La professoressa Anna Pirozzoli, direttore scientifico dell’Universitas Libertatis, assicura che “il progetto è ambizioso quanto l’obiettivo che vuole raggiungere: creare politici professionisti, competenti e preparati che siano in grado di governare l’Italia con responsabilità e consapevolezza, basando le proprie decisioni sulle conoscenze e non più sull’improvvisazione politica”.

Dal sogno alla realtà. “Il progetto nasce da un’idea che il presidente Silvio Berlusconi coltiva da anni e che il presidente del CdA dell’Università Niccolò Cusano, Stefano Bandecchi, ha tradotto in realtà tramite l’Universitas Libertatis, con cui vogliamo offrire l’opportunità di una formazione neutrale ed equilibrata, che possa insegnare ai futuri politici come prendersi cura del bene comune – dichiara in un’intervista la professoressa Anna Pirozzoli – Questo è possibile solo conoscendo profondamente le basi culturali, storiche e filosofiche del ‘fare politica’ e approfondendo i temi di maggiore attualità come la transizione ecologica, l’economia circolare, la transizione digitale e gli scenari geopolitici, economici e di tutela della salute pubblica. Essere in grado di comprendere a fondo le dinamiche politiche e istituzionali, e saper affrontare prontamente le situazioni di emergenza, e l’attualità ce ne offre purtroppo una chiara dimostrazione, qualifica un politico come un buon politico”.

Dal sapere al saper fare: un buon politico deve conoscere ma anche saper applicare. Ecco allora che nascono le ‘Officine della libertà‘, laboratori del fare in cui vengono simulate situazioni di stress politico “tramite cui i partecipanti – continua il direttore scientifico – potranno misurarsi con la propria capacità di analizzare i problemi, esaminarne le cause, valutarne le soluzioni, discuterle come in una reale compagine governativa, analizzandone anche le strategie comunicative ed il possibile impatto mediatico. Per questo abbiamo inserito un modulo di approfondimento sulla comunicazione in pubblico, poiché ogni politico dovrebbe affinare le proprie capacità comunicative per veicolare il messaggio politico con semplicità e chiarezza. Ho utilizzato il plurale parlando dei nostri Corsi poiché il Corso di Alta formazione politica è solo il primo di quelli programmati presso l’Universitas Libertatis dove stiamo lavorando su altre iniziative di formazione dedicate, ad esempio, alle politiche economiche europee; alla finanza pubblica e all’educazione finanziaria; alla transizione ecologica e alle politiche ambientali; alla digitalizzazione e all’innovazione della Pubblica Amministrazione; e alla disciplina della protezione dei dati e alla cybersecurity”.

Il Corso di Alta formazione politica vuole offrire un’eccellente preparazione, affrontando con serietà e imparzialità le più importanti tematiche, attraverso “accademici, imprenditori, dirigenti di azienda, ceo, magistrati e professionisti che, offrendo prospettive d’analisi diverse, forniscono ai nostri futuri politici gli strumenti per comprendere a fondo i problemi del nostro Paese e ricercare le migliori soluzioni politiche” spiega ancora Pirozzoli.

Le aree su cui si incentra il Corso di alta formazione politica, infatti, sono tre (politico-amministrativa, economico-finanziaria, tecnologico-ambientale) e per ciascuna di queste aree i partecipanti al Corso potranno seguire le lezioni online sulla piattaforma e confrontarsi con i docenti dei singoli insegnamenti anche tramite i forum, le chat tematiche ed i workshop. Accanto alla declinazione telematica, una quota di formazione in presenza, con le Lectio Magistralis presso Villa Gernetto. “Un momento utile – conclude Pirozzoli – ad educare i partecipanti all’importanza del dialogo e del confronto tra le idee, fondato su argomentazioni culturali solide e riflessioni ragionate”.

Inoltre, vista la partnership didattica in essere, il Corso di Alta formazione politica verrà riconosciuto dall’Università degli Studi Niccolò Cusano. Stefano Bandecchi, presidente del CdA Unicusano, oggi partner di Silvio Berlusconi nella Scuola di Alta Formazione Politica, spiega il successo dell’iniziativa: “L’iniziativa lanciata dal cavaliere Silvio Berlusconi sta raccogliendo consensi inimmaginabili, la politica vissuta interessa al giovane studente, all’imprenditore come al libero professionista. Gli italiani sono ormai un popolo maturo, da tempo hanno compreso che affidare la sorte della propria vita a persone non preparate è pericoloso ed estremamente dannoso a livello economico, sociale e per la nostra reputazione internazionale. Il politico di domani dovrà essere preparato, inserito nel mondo del lavoro e dovrà essere onesto con i propri elettori, ed in politica l’onestà è rappresentata principalmente dal sapere fare e cioè dall’essere l’uomo giusto nel posto giusto, e perché questo sia possibile il politico di domani deve formarsi in una scuola liberale, democratica, europeista ed adesso necessariamente atlantista“.

Possono accedere al Corso “tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla politica con un approccio professionale e tutti coloro che desiderano arricchire la propria formazione volendo comprendere con maggiore consapevolezza il funzionamento delle istituzioni ed i meccanismi decisionali della politica – conclude il direttore scientifico dell’Universitas Libertatis – Politici competenti, appassionati e culturalmente formati potranno ricongiungere i cittadini alla politica, rafforzando la fiducia nelle istituzioni e nei loro rappresentanti”.

(Dire)

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