Energia, De Luca: “Italia dipende da estero per 95%: basta ideologie”
“Per quanto ci riguarda c’è non solo una preoccupazione di carattere imprenditoriale, legata alle forniture energetiche, all’aumento del prezzo del grano, a una chiusura di qualche spazio di mercato anche interessante per il nostro Paese. Ma, almeno per l’Italia, c’è una lezione che mi auguro sia appresa da tutti quanti noi: abbiamo verificato che oggi l’Italia è per il 95% un Paese dipendente dall’estero per le sue forniture energetiche. È una costatazione drammatica”. Lo ha spiegato Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, in occasione della firma di un’intesa con Confindustria per il consolidamento degli investimenti esteri.
“Un Paese dipendente dall’estero per il 95% – ha osservato il governatore – non è un Paese libero, può essere messo in ginocchio da chiunque. Questo dovrebbe dirci che non possiamo consentirci i lussi che ci siamo consentiti per decenni: per decenni ci siamo mossi come bambini viziati, per decenni ci siamo consentiti lussi che non si è consentito nessun Paese del mondo: no Tap, no metano, no gas, no niente di niente. Spero che almeno adesso comprendiamo che un sistema produttivo e un apparato industriale va avanti non con i sospiri o le poesie ideologiche, ma con le forniture energetiche”.
De Luca, ricevendo l’applauso degli industriali presenti in sala, ha ricordato che “solo per completare la Tap quando doveva arrivare in Puglia si lanciò una crociata perché un tubo di un metro e mezzo di diametro doveva atterrare a 12-15 metri di profondità, non si sa bene quale danno potesse provocare. Mi auguro che in Italia ci convinciamo definitivamente che la stupidità non è un argomento. Dobbiamo reimpostare le politiche energetiche e, intanto, dobbiamo sapere che le nostre imprese devono fare i conti con un costo dell’energia e, più in generale, delle materie prime, che rischia di essere un problema in più per un comparto industriale che già per i costi maggiori dell’energia aveva uno svantaggio competitivo rispetto ad altri Paesi del mondo”.
(Red/Dire)