(FOTO) Pulizia strada Santa Lucia – San Michele tra bottiglie e copertoni fioriscono le orchidee

Domenica di lavoro e pulizia per un folto gruppo di volontari del WWF Caserta che hanno partecipato, assieme ad altre associazioni, gruppi scout e tanti volenterosi cittadini, alla pulizia del tratto di strada da Santa Lucia verso la sella di San Michele, organizzata da Plastic Free Caserta.

Bbottiglie di plastica e di vetro, buste e rifiuti di ogni genere, copertoni, vecchie tv a farla da padrone ai bordi stradali: la fotografia di una inciviltà strisciante, forse di pochi, ma che di danni ne fa tanti.

“Le ultimi propaggini orientali dei Tifatini meritano di più che sacchetti e bottiglie lanciati dalle auto. Poco a monte si snoda il tracciato dell’acquedotto carolino che conduceva l’acqua alla Reggia attraversando la Valle di Maddaloni, grazie ai magnifici Ponti progettati e costruiti da Vanvitelli – dice l’Arch. Carmela Biondo – Presidente WWF Caserta -. L’eremo di San Michele, meta da sempre della devozione dei maddalonesi, è assediato dalla cave, talora abbandonate, che sono ancora numerose sia sul lato occidentale che su quello orientale. Ma queste condizioni non impediscono, ogni anno in questo periodo, magnifiche fioriture di narcisi e di anemomi, incuranti del degrado e dell’abbandono. E talora, tra una lattina ed una bottiglie di birra, spunta un’ofride verde-bruna, una delicata e non comune orchidea selvatica, la prima a salutare la primavera. I colli casertani, nonostante gli incendi, le cave, rifiuti abbandonati anche pericolosi come l’aeternit  e tra il generale disinteresse della politica locale, sono ancora uno scrigno di biodiversità e ricchi di memorie storiche, basti pensare al Borgo di Casertavecchia, al Belvedere di San Lucio, monumento UNESCO, alle frazioni di Caserta ancora ricche di bellissimi edifici antichi, alle fonti dimenticate di Tellena, Linara e l’antico acquedotto di Giove – Fontanelle e Sant’Elmo, oggetto anche di recenti studi speleologici (vedi Atti del III Convegno Regionale della Soc.Speleologica Italiana, 2017) e alle numerose orchidee selvatiche segnalate in una recente pubblicazione su una rivista specialistica. Ci sono quindi tutti le condizioni per dare finalmente concretezza al Parco dei Colli Tifatini, esistente solo sulla carta e nelle buone intenzioni di pochi. Quante energie perse oggi per contrastare la inciviltà. Quanto lavoro sprecato per dare un minimo di dignità ad ambienti ancora ricchi di storie da raccontare. Quanto invece tutta questa vitalità del nostro volontariato potrebbe essere indirizzata a studiare, valorizzare e far conoscere le nostre bellezze ai tanti che arrivano a Caserta e rimangono giusto il tempo per una fugace visita al Palazzo Reale ma il WWF Caserta e tutte le donne e uomini di buona volontà che oggi hanno pulito questa strada, non demordono: tra un sacchetto ed una bottiglia, riescono ancora a scorgere i fiori, simbolo di speranza e di rinascita”.  

Redazione

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