Furti di borse nei ristoranti, Polizia arresta tre persone
Ieri sera la Polizia di Stato ha arrestato tre cittadini peruviani di età compresa tra i 33 e i 43 anni con l’accusa di furto aggravato continuato.
Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile di Firenze i tre, due uomini e una donna, avrebbero messo a segno almeno due borseggi con una tecnica ben rodata: mentre un uomo rimaneva in auto, pronto alla fuga, gli altri due entravano ben vestiti nei ristoranti e, approfittando della distrazione dei clienti seduti a mangiare, con un incredibile destrezza si sarebbero impossessati delle borse poggiate sulle sedie, coprendole con un cappotto.
I “Falchi” della Squadra Mobile erano impegnati in uno specifico servizio di contrasto ai reati predatori a seguito di una serie di furti di borse segnalati nei giorni scorsi in alcuni ristoranti fiorentini quando, poco prima delle 23.00, gli agenti hanno notato un’autovettura con a bordo tre persone sospette nella zona tra Gavinana e viale Europa.
Gli investigatori hanno seguito con discrezione il veicolo monitorandone tutti gli spostamenti.
I tre si sono fermati in prossimità di alcuni ristoranti della zona ripetendo lo stesso copione: uno rimaneva in auto mentre gli altri due entravano nei locali per poi riuscirne dopo alcuni minuti.
La scena si è ripetuta per almeno due volte fino a quando l’auto è arrivata in piazza Ferrucci: questa volta l’uomo della coppia è uscito da un ristorante con il cappotto sottobraccio, nonostante le rigide temperature.
I poliziotti hanno immediatamente capito che sotto quel capo di vestiario era nascosto qualcosa e sono entrati in azione.
I sospetti degli agenti hanno subito trovato conferma: sotto il cappotto era nascosta una borsa appena rubata ad una donna che, mentre stava cenando, l’aveva poggiata sulla spalliera della sedia. La vittima non si era accorta di niente.
Nel bagagliaio dell’auto dei tre la Polizia ha invece trovato una borsa di marca del valore di otre 1.500 euro rubata circa un’ora prima in un altro locale in via De’ Renai.
In questo caso i “Falchi” hanno ricostruito la vicenda visionando le immagini della videosorveglianza cittadina dalle quali sarebbe emerso ancora una volta lo stesso modus operandi: anche in questo caso l’uomo della coppia sarebbe uscito dal ristorante con il cappotto sottobraccio.
Gli investigatori della Squadra Mobile sono poi andati a fondo nella vicenda perquisendo l’abitazione fiorentina degli arrestati dove, oltre ad altre borse di sospetta provenienza furtiva e per le quali sono in corso accertamenti, hanno trovato i loro passaporti.
In un caso le generalità fornite agli agenti da uno degli arrestati (“l’uomo del cappotto”) nel corso della sua identificazione sono risultate discordanti da quelle riportate nel documento rinvenuto nell’appartamento, motivo per il quale nei suoi confronti è scattata anche una denuncia per false attestazioni a Pubblico Ufficiale circa la sua identità.
Quest’ultimo, il 43enne del gruppo, è risultato infine destinatario di un’ordinanza restrittiva di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Genova per una serie di furti di borse messi a segno il mese scorso in ristoranti e bar del litorale ligure.
Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi.