Questi sono ‘grandi uomini’ solo con la guerra, con loro non ci salveremo

Siamo schiacciati, soli alla fine, nel drammatico presente. Di una guerra, l’ultima scoppiata vicino a noi, in Ucraina, decisa dall’autocrate Putin che ha scatenato le sue milizie alla faccia di tutti gli altri ‘grandi uomini’ che reggono il mondo. Un’altra guerra che si aggiunge alle tante di cui ora non si parla più, sopite e mai finite. Solo poche settimane fa, noi gente comune, mai avremmo pensato di ritrovarci a fare i conti con la paura crescente, quasi da resa dei conti. C’eravamo lasciati alle spalle il Covid, anche se continua a colpire forte, pensando che quella guerra di fatto, grazie ai vaccini, l’avevamo vinta, che se anche ora t’ammali ce la fai…

Neanche il tempo di tirare il fiato che son cominciate a piovere bombe. E tutti noi, anche se facciamo finta di niente, cominciamo a sentire gli effetti drammatici di questa guerra sulle nostre vite di ogni giorno. Con la paura di non riuscire più a lavorare perché benzina e gasolio sono diventati oro, perché sugli scaffali dei supermercati cominciano a notarsi dei ‘buchi’, perché si comincia a capire che le ingenti risorse che dovevano rilanciare la nostra economia e creare lavoro finiranno a gestire questi nuovi disastri per assistere e compensare in qualche modo quanti saranno messi in difficoltà. Ci scopriamo piccoli, noi comuni mortali, e così ci rivolgiamo speranzosi ai nostri leader, i ‘grandi uomini’ che devono governarci, che devono, è un loro dovere, pensare al nostro futuro.

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(DIRE)

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