Guerra in Ucraina, ai massimi storici prezzi grano, mais e olio girasole
“Lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha generato forti ripercussioni sui prezzi delle materie prime agricole, tra cui grano, mais, orzo, semi di colza e burro, che si erano già maifestate a partire dalla seconda metà del 2021. In uno scenario di prezzi già elevato dunque tale conflitto, con la conseguente paralisi della logistica dell’area del Mar Nero, ha provocato immediati effetti sui listini dei cereali e degli oli vegetali rilevati dalle Camera di Commercio, spingendo le quotazioni di molti prodotti ai massimi storici: è il caso del grano tenero, del mais e dell’olio di girasole; prodotti che hanno nella Regione del Mar nero un’area chiave a livello mondiale sotto il profilo della produzione e delle esportazioni”. Lo dice il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, durante l’audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti.
“Prendendo come riferimento la campagna commerciale 2021/2022 – aggiunge il Garante – la Russia e l’Ucraina hanno rappresentato insieme, per il grano tenero, circa il 15% della produzione mondiale e quasi il 30% dell’export mondiale: 16,4% la Russia e 10,7% l’Ucraina. Centrale nel mercato cerealicolo mondiale, e quindi quello italiano, è anche il ruolo delle esportazioni di mais dell’Ucraina con una quota del 12,2% del totale”. Oltre ai cereali, continua Mineo, “Russia e Ucraina svolgono un ruolo cruciale nel commercio mondiale dell’olio di girasole: i due Paesi sono responsabili di circa i 3/4 delle esportazioni globali di questo prodotto”.
Il Garante dei prezzi spiega che “già nei giorni immediatamente successivi allo scoppio del conflitto, l’interruzione degli approvigionamenti provenienti dall’area del Mar Nero ha provocato dei forti rialzi nei prezzi dei cereali. Alla data del 18 marzo i prezzi del grano tenero, utilizzato nella panificazione, si sono attestati su un valore medio di 415 euro per tonnellata, con un aumento rispetto alla settimana precedente, all’inizio del conflitto, del +32,5%. Ancora piu’ marcato è il rialzo del mais pari a un +42,6%”.
(Mar/ Dire)