Guerra in Ucraina, Prodi: “può essere risolta solo con un accordo tra Cina e Usa”

“Questa guerra, tragica e orrenda, è una guerra che sembra limitata geograficamente, ma già tocca tutto il mondo. Nell’economia, nel riarmo, in tutto. Questa guerra può essere risolta solo con un accordo tra Cina e Usa. C’è poco da fare, anche se possiamo ancora sperare che possa essere l’Europa a farlo. In questo momento, possono farlo Cina e Usa e possono farlo anche per interposta persona, incaricando un altro Stato. È l’unica prospettiva che noi abbiamo di fronte”. In questo senso, l’incontro di Roma oggi tra Cina e Usa “non era ad altissimo livello, come tipo di partecipanti, ma ci si deve accontentare e bisogna procedere nel cammino un passo alla volta”. Così Romano Prodi stasera in una Sala Borsa piena, a Bologna, partecipando alla presentazione del libro di Achille Occhetto, “Perché non basta dirsi democratici. Ecosocialismo e giustizia sociale”, insieme con Pierluigi Bersani tra gli altri.

Continua l’ex premier: “È giusto fornire armi all’Ucraina? Non è che sia ‘giusto’, ma cosa si poteva fare di diverso? Non è mai giusto portare armi, è stata una costrizione degli eventi. Sul fatto che si dovesse lavorare prima, perché questo non avvenisse, non c’è dubbio”.

Sulle responsabilità dell’Occidente nella guerra attuale, continua l’ex presidente della Commissione europea: “Ci sono responsabilità di tutti. Certamente, l’aggressione è arrivata da parte di un paese solo. L’aggressione è russa, poi se uno va dietro alle responsabilità… siamo tutti colpevoli”. E se in Italia in molti hanno flirtato con Putin in questi anni, ragiona Prodi: “Io ho avuto almeno 20 incontri ufficiali con Putin, perché non parlargli? Ho parlato anche con Gheddafi. Come ho scritto nel mio libro, a parlare con San Francesco sono capaci tutti, è parlare con il lupo che è un problema. Ma bisogna farlo, con fermezza e senso di responsabilità”. Aggiunge un altro particolare del passato Prodi: “Quando Putin ha offerto a me e a Schroder di fare il presidente di un gasdotto, io ho detto di no... e questo senza litigare né rompere. Bisogna dialogare mantenendo ciascuno le proprie posizioni: questa è la vera politica”.

(dire)

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Redazione

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