Putin spara e uccide in Ucraina, qui da noi certi intellettuali discutono se è tutta colpa sua
Un paese, l’Ucraina, invasa da 160mila soldati con carri armati e aerei spediti dal dittatore Putin per denazificarla a colpi di artiglieria e missili. Un paese, l’Ucraina, che guarda all’Europa, che si sente europea e che chiede quindi agli europei aiuto e armi per difendersi dall’invasore. L’Europa che, pur tra mille distinguo e ragion di Stato, giustamente si schiera con l’alleato di fatto anche se non sancito da un trattato.
A qualcuno, soprattutto qualche nostro intellettuale della categoria ‘pacifista che pontifica dal divano con tazza calda e pasticcini’, e altri della categoria ‘politici affranti‘ da così tanta violenza che chiedono agli ucraini e all’Europa di arrendersi a Putin per evitare guai peggiori. Aggressore, aggredito, la cosa è abbastanza chiara. Ma ai suddetti non va bene, loro stanno lì col bilancino a pesare di chi è la colpa maggiore, di quello che è accaduto l’altro ieri e di quanto potrebbe accadere domani, vedi mai che anche qui da noi non si possa poi più andare a cena tranquilli con gli amici.
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(DIRE)