Sgarbi a Casaluce, Carione ‘bacchetta’ Don Michele
Riceviamo e pubblichiamo da Giuseppe Carione, presidente delegato del Comitato Festeggiamenti Maria SS. di Casaluce, alcune riflessioni sulla visita del prof. Vittorio Sgarbi a Casaluce.
Ecco il testo completo:
“Chiedo gentilmente di rispondere ad un articolo da voi pubblicato, riguardo alla visita del Prof. Sgarbi Vittorio, venuto a Casaluce il giorno 08/03/2022.
Caro Parroco le scrivo per la prima volta in pubblico dopo la diffida fatta dai suoi avvocati per cercare di tutelare il suo decoro, che sicuramente non ha, diffidandomi dal pubblicare e scrivere altri manifesti, in modo da censurarmi la stampa, sia cartacea che su social network.
Pertanto le consiglio di approfondire la nostra Costituzione Italiana in particolare di consultare l’art 21 della stessa e vedere cosa esso sancisce.
Le voglio rispondere estrapolando tre contesti in merito ad alcuni articoli pubblicati lo scorso 8 marzo.
1) L’articolo inizia …”Ad accoglierlo don Michele Verolla, parroco e geloso custode della stupenda chiesa” – Ecco, in merito alla gelosia del Parroco sono completamente d’accordo, forse è anche un pò troppo smisurata chissà perché…
2) Il Parroco geloso continua (rivolgendosi a Sgarbi): “Professore è questo non è niente..” – Caro don Michele ha proprio ragione: questo non è niente! Gli ha fatto vedere gli abusi fatti nel fossato-giardino? Ma come? Lei, Parroco limpido, timorato di dio, mistico padre. ha nascosto tutte le bellezze del santuario all’illustre prof. Sgarbi, Noto critico d’arte? Naturalmente “bellezze” nate sotto il suo proficuo mandato pastorale! Inaccettabile, lasciate che ve le mostri io in seguito
3) L’articolo continua ancora così “Peccato che il Castello con l’appartamento dell’abate erano inaccessibili”. – Peccato, peccato… secondo me il Sig. Parroco, aveva paura che l’illustre critico d’arte affacciandosi alla finestra dell’appartamento dell’abate e ammirando il suo operato abusivo, potesse essere apostrofato o maledetto dallo stesso, con epiteti che noi tutti conosciamo appartenere al Prof. Sgarbi, ovvero: “CAPRA, CAPRA, CAPRA, CAPRA”.
Una visita artistica si sarebbe trasformata in una commedia napoletana, e a dire il vero… il Parroco è un ottimo attore-commediante. A questo punto so già il Parroco che da attore dirà: “Ma io. io… Non so nulla” oppure il copione prevede: “Io… per questo ho bloccato i lavori… non so nulla”.
Ma allora le chiedo: Ma lei da altissimo supervisore, Gran Padrone del Castello, non ha supervisionato i lavori? Ma sopratutto le chiavi per accedere al terreno di proprietà della Parrocchia chi gliel’ha date ai lavoratori? Forse San Pietro? Ma non ci fossilizziamo, c’è già una procedura investigativa in corso presso il Tribunale di Napoli Nord e da me scritta alla Procuratrice Dott.ssa. Troncone.
Concludo nel ribadire, di abbandonare la sede del suo potere, di utilizzare le sue vesti sacre per incutere superiorità! Non sono il primo e l’unico a dirlo, ma anche uno dei Primi cittadini di Casaluce, che le pubblicò un manifesto che conservo ancora tra le mie cose che lei evidentemente avrà dimenticato. Si dedichi per la pace, che non conosce, si dedichi a opere di beneficenza all’Ucraina, a iniziative per gli Ucraini, non alle sue cose!
Giuseppe Carione
presidente delegato del Comitato Festeggiamenti Maria SS. di Casaluce