Tabacco, l’accordo Coldiretti-Philip Morris Italia diventa il riferimento per l’intera filiera italiana
L’accordo Coldiretti-Philip Morris Italia fa scuola al Ministero. L’intesa è stata al centro dell’audizione al Mipaaf del vicepresidente di Coldiretti Gennarino Masiello e del direttore di Ont Italia Massimo Spigola insieme al presidente di Philip Morris Italia, Marco Hannappel e all’Head of Leaf Eu, Cesare Trippella. Un incontro convocato dal sottosegretario di Stato Gian Marco Centinaio – assieme agli assessori regionali dei territori tabacchicoli (Umbria, Veneto, Campania e Toscana), a loro volta riuniti in una cabina di regia per supportare lo sviluppo del settore in questo momento di forte difficoltà congiunturale – nell’ambito di un ciclo di audizioni sul settore tabacchicolo italiano.
Durante l’incontro, il presidente Masiello, insieme a Spigola, ha presentato il modello di partenariato e di integrazione verticale di filiera tra Coldiretti, Philip Morris Italia e Ont Italia, un modello tutelato nell’ambito di un accordo di filiera strutturato, pluriennale e condiviso con le istituzioni.
L’incontro è stata l’occasione per analizzare i numeri chiave della filiera e valutare i volumi, le attività di innovazione, le buone pratiche agricole e del lavoro e le forme di supporto alla sostenibilità che fanno parte dell’accordo di filiera tra Coldiretti e PM Italia. Dall’illustrazione fatta è emerso chiaramente che negli ultimi dieci anni i valori (volumi, prezzi, occupati e investimenti strategici) inclusi nell’accordo pluriennale di filiera Coldiretti – Pm Italia – Ont rispetto al mercato del tabacco nel suo complesso, hanno mostrato una tenuta di tutto rilievo. Un dato su tutti: tra il 2011 e il 2021 il tabacco contrattato a livello nazionale è diminuito del 42,2%, mentre i volumi che rientrano nell’accordo di filiera Coldiretti-Pm Italia sono rimasti sostanzialmente stabili; in molti anni tra il 2011 e il 2021 sono stati contrattati nell’accordo di filiera volumi superiori a quelli definiti nel periodo iniziale (2011).
Per Philip Morris sono intervenuti Marco Hannappel e Cesare Trippella, che hanno illustrato e ribadito l’impegno dell’azienda nel settore italiano, non solo per quanto riguarda gli aspetti collegati alla coltivazione di tabacco (sostegno all’innovazione, diversificazione, buone pratiche agricole, investimenti in favore della sostenibilità, interventi economici strategici per far fronte nell’immediato alle criticità legate ai costi energetici, nonché per iniziare un percorso di rafforzamento in vista della nuova Pac), ma anche in relazione alla produzione agro-industriale di prodotti di nuova generazione senza combustione, collegata con il sito produttivo di Bologna, e agli ingenti investimenti fatti in Italia, tutti sempre collegati alla filiera integrata italiana dei prodotti innovativi del tabacco.
Sono stati discussi anche gli aspetti maggiormente critici relativamente alla regolamentazione e alla stabilità normativa e fiscale sul settore tabacchi, che sarebbero in grado potenzialmente di mettere in crisi, in modo irreversibile, il modello virtuoso creato negli ultimi dieci anni da Coldiretti – Pm Italia – Ont, gettando le basi per una crisi drammatica dell’intero comparto tabacchicolo nazionale.
Da parte di tutti i rappresentanti istituzionali, senza distinzioni, è stato espresso grande apprezzamento e soddisfazione per il lavoro fatto in questi anni dalla grande filiera creata da Coldiretti e Pm Italia e per i valori presentati, tanto da esprimere l’auspicio che tutta la filiera del tabacco italiana si possa strutturare intorno al modello presentato da Coldiretti e Philip Morris Italia, per ora unico nel suo genere nel settore tabacchicolo e in generale nel settore agricolo nazionale, garantendo volumi, prezzi, investimenti e sostenibilità in un contesto di impegno pluriennale in cui andare a riconoscere anche le difficoltà economiche congiunturali.
L’esempio lampante è quanto accaduto quest’anno: di fronte ad un forte incremento dei costi di produzione per la coltivazione del tabacco, in particolare energetici, le difficoltà per programmare una campagna 2022 con costi degli input ancora in crescita, unite a prospettive di forte riduzione della Pac dal primo gennaio 2023, hanno portato in una condizione di forte sofferenza i coltivatori. Nell’ambito del modello di partenariato di filiera tra Coldiretti-Pm Italia-Ont sono state subito attivate tutte le azioni per analizzare nel dettaglio la situazione e individuare forme di intervento che potessero contribuire ad attutire le difficoltà.
Su questo resta tuttavia il tema, sollevato da tutte le istituzioni presenti, della necessità di allargare all’intero comparto tabacchicolo italiano il “modello di filiera integrata Coldiretti-Pm Italia-Ont” – in quanto allo stato attuale purtroppo nessuna altra parte della produzione ha potuto beneficiare né di una prevedibilità e sostenibilità di lungo termine, né di alcun intervento economico straordinario per affrontare le difficoltà di costo e di contesto che il settore si trova a vivere in questo momento.