Trentola Ducenta. Aumento indennità cariche, Amministrazione Apicella replica a Cantile
“Siamo difronte all’ennesima occasione persa per tacere e fare più bella figura. Stavolta la polemica prende spunto dalla volontà dello Stato di ridare dignità alla figura dell’amministratore pubblico prevedendo una indennità che in qualche modo ristori colui che, sottraendo tempo alla propria professione e alla famiglia, si dedica alla cura della propria città”. Così, in una nota, il sindaco Apicella, il presidente del consiglio comunale De Chiara e gli assessori Sagliocco, Mazzitelli, Maisto, Motti e Vergas nel rispondere alle dichiarazioni del consigliere di minoranza Antonio Cantile sull’aumento delle indennità di cariche.
“Il legislatore ha, dunque, creato il presupposto economico per un innalzamento della qualità dei vertici politici dei comuni. I commi da 583 a 587 della legge di Bilancio 2022 hanno, infatti, previsto e finanziato un incremento delle indennità di funzione dei Sindaci e dei componenti l’esecutivo cittadino. Allo stesso tempo, la legge di Bilancio prevede, a titolo di contributo, una compensazione a carico delle Stato a partire dal 2022 per ristorare i Comuni degli oneri conseguenti. In particolare, poi, il comma 587della legge finanziaria stabilisce che le somme NON utilizzate nell’esercizio finanziario vanno restituite allo Stato riversandole ad apposito capitolo del bilancio statale. Si tratta, quindi, di fondi a destinazione vincolata che se non vengono corrisposti tornano alle casse statali, non pregiudicano gli equilibri di bilancio e non possono essere utilizzati per altre finalità. È bene ribadire, per chi è duro di comprendonio, che il maggiore onere finanziario degli incrementi è interamente coperto dal bilancio statale. Per concludere, va aggiunto che l’applicazione della misura delle indennità negli importi derivanti dal nuovo assetto normativo è effettuata direttamente dal dirigente dell’ufficio competente, mediante l’adozione di propria determinazione considerato che trattasi di mera attuazione di una disposizione di legge. Facile, dunque, capire l’inutilità della polemica e la sua origine strumentale. Informarsi adeguatamente prima di emettere sentenze e falsità per creare disinformazione e banali populismi è sempre più necessario. Chi non riesce a farlo potrebbe avere l’onestà intellettuale e la decenza di tacere.Siamo davvero stufi di queste buffonate!!!