Trentola Ducenta. Indennità cariche, Cantile: “amministrazione di inesperti… anche sulle norme giuridiche”

“Oltre ad essere incoerente, l’amministrazione comunale di Trentola Ducenta dimostra, se ce ne fosse stato bisogno, di avere gravi difficoltà nell’interpretazione della norma giuridica”. Ecco quanto evidenziato dal consigliere comunale Cantile sulla questione relativa all’aumento delle indennità di Carica.

“L’amministrazione di Trentola Ducenta ha perso, per l’ennesima volta, l’occasione di tacere sul tema dell’incremento delle indennità di carica.  Come possono gli amministratori locali sostenere che l’aumento delle indennità sarà a carico dello stato se, ad oggi, non vi è alcun provvedimento da parte del Ministero dell’Interno? L’amministrazione ha volutamente omesso il corpo della norma, che regola la fattispecie, la quale recita testualmente: «Le risorse di cui al comma 586 sono ripartite tra i comuni interessati con decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali. Il comune beneficiario è tenuto a riversare ad apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato l’importo del contributo non utilizzato nell’esercizio finanziario». A ben vedere, quindi, la divisione di questi fondi tra i singoli Comuni dovrà avvenire con decreto del Ministro dell’Interno, che al momento non c’è, né vi è stata la conferenza Stato-città ed Autonomie Locali. Pertanto, prima di prevedere l’aumento delle indennità di carica, l’amministrazione avrebbe dovuto attendere il verificarsi dei presupposti sopra specificati. Nel nostro caso, l’aumento delle indennità di carica previsto nella determina n. 32 del 02/03/2022 a firma del segretario Comunale è un “escamotage” dell’amministrazione e graverà unicamente sul bilancio comunale, attesa l’inesistenza di qualsivoglia contributo, allo stato attuale, da parte del ministero dell’Interno. Quanto detto è confortato anche dalla stessa nota dell’Anci a cui si fa riferimento nella prefata determina la quale esplicita che il contributo è subordinato all’emissione di un decreto da parte del Ministero. Tutto ciò trova il conforto negli atti amministrativi dell’Ente nonché nella legge di bilancio 2022. A questo punto, a distanza di un anno e mezzo di amministrazione, faccio un pubblico appello ai colleghi consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza affinché si ponga fine a questa esperienza Consiliare. È inammissibile che un Comune prestigioso come il nostro, che ha visto negli anni addietro politici di spessore assoluto, debba oggi essere mortificato e martoriato da una classe dirigente che, eccezion fatta per alcuni membri, ha dato prova dei propri limiti. A ciò si aggiungono le ‘offese’ gratuite che questa amministrazione riserva a chi la pensa diversamente. È arrivato il momento di dire basta”.

Redazione

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