Il call center è tra le professioni di tendenza nel 2022: caratteristiche richieste e canali per trovare lavoro

Nell’ambito lavorativo l’Italia sta vivendo un discreto momento. Dopo i due anni di pandemia, che hanno provocato una preoccupante immobilità sul fronte occupazionale, sta aumentando significativamente la domanda di lavoro in diversi settori.

Jobtech, agenzia italiana per il lavoro fortemente improntata al digitale, ha condotto una ricerca per stilare una lista dei lavori più ricercati nel 2022. Tra le figure maggiormente richieste c’è l’operatore call center, che ha cambiato pelle rispetto a qualche anno fa.

Precedentemente era visto come un lavoro di ripiego in attesa di trovare un impiego più soddisfacente. In effetti non erano richieste molte competenze e le paghe erano piuttosto basse.

Oggi si è profondamente rinnovata questa figura, che deve invece avere specifiche competenze soprattutto nella gestione di dispositivi tecnologici.

Sono migliorate anche le paghe, che possono andare da 400-500 euro per i part time, fino ad 800-1.000 euro per i full time. Gli stipendi generalmente vengono arrotondati anche con interessanti provvigioni.

Come cercare lavoro come call center? Ci sono diversi siti online, come callcenter.it, dove lavoratori ed aziende possono incontrarsi in un luogo neutro.

I lavoratori possono inserire i filtri, come competenze, area geografica di preferenza e disponibilità a lavorare come part time e full time.

Compilato l’apposito form, compaiono tutte le offerte di lavoro in linea con le loro aspirazioni e competenze.

Società, ditte, aziende ed e-commerce che necessitano di questa figura possono inserire a loro volta le qualifiche richieste, accedendo rapidamente ad una lista già scremata e selezionata di candidati.

Vengono così tagliati i costi per la ricerca del personale e si riducono significativamente i tempi di ricerca, a tutto beneficio della produttività aziendale.

Il lavoro del call center si divide in due principali attività: inbound e outbound.

L’operatore inbound ha il compito di rispondere alle telefonate del cliente, che possono comprendere richieste di supporto e di informazioni, oppure lamentele.

Il call center in questo caso prende in carico la telefonata, il cosiddetto ticket, e procede alla risoluzione del problema. Deve avere specifiche competenze informatiche, ma anche altre soft skills come la capacità di mantenere la calma, buona dialettica e problem solving.

Se non è in grado di risolvere quel problema, allora passa il ticket ad un livello superiore.

L’operatore outbound invece effettua telefonate verso clienti, un’attività che comprende solitamente telemarketing, teleselling o sondaggi d’opinione.

In tal caso l’operatore deve seguire uno schema, fornito direttamente dall’azienda, per approcciare nel modo giusto con il cliente ed arrivare all’obiettivo desiderato, come la sottoscrizione di un contratto, un acquisto o un appuntamento.

Il call center rappresenta la scelta ideale per giovani universitari che vogliono pagarsi in autonomia gli studi, per chi vuole arrotondare lo stipendio, ma anche per chi cerca un’occupazione fissa.

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Redazione

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