Canfora non arretra: “Meloni neo-nazista. Putin dittatore? Anche Garibaldi lo fu”
“Ho detto che Meloni è neo-nazista nell’animo. Pensavo alla sua campagna, forte, per l’intervento di navi militari contro i barconi dei migranti. Il 20 febbraio 2020 il Papa attualmente regnante, Francesco, ebbe a dire che questa violenza razzistica contro i migranti gli faceva venire in mente il nazismo. Quindi possiamo querelare anche il Papa, che è stato molto più duro di me, parlando di nazismo. Io di neo-nazismo, che è diverso”. Lo storico Luciano Canfora, intervistato dal quotidiano ‘La Repubblica’, non ritratta. Nonostante la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, abbia annunciato querela per le parole pronunciate dallo studioso in un liceo di Bari, il professore conferma quelle dichiarazioni.
Ospite dell’istituto ‘Fermi’ del capoluogo pugliese, lo storico aveva spiegato che “essendo Meloni neonazista nell’animo, si è subito schierata con i neonazisti ucraini” nella guerra con la Russia.
Tornando al conflitto in Ucraina, Canfora spiega: “Ci sono due potenze in lotta, la Nato e la Russia, rispetto alle quali mi sento completamente estraneo, essendo da sempre schierato a sinistra. È sciocco dire che sono putiniano“. A domanda esplicita dell’intervistatore se consideri il presidente russo un dittatore, lo storico risponde: “Anche Garibaldi prese la dittatura a Napoli quando portò il Meridione all’Unità d’Italia. Se vuole da me, una definizione vibrante di Putin, non l’avrà”.
Poi il filologo ricorda che “la guerra è iniziata nel 2015, nel Donbass. Non c’è solo bianco e nero”. E punta il dito contro “quel fenomeno indiscutibile che è stata l’espansione ad Est della Nato: Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Bulgaria, Macedonia. Non male, vero? A fronte dell’impegno preso nel 1990-91 di non espandersi”.
(Dire)