Carinaro. Campo sportivo, l’amministrazione risponde alle critiche degli indipendenti

Dopo l’assenza dei consiglieri di minoranza nella seduta del consiglio comunale del 21 aprile, l’amministrazione guidata dal sindaco Nicola Affinito intende fare chiarezza e rispondere al consigliere indipendente Stefano Masi rispetto alle accuse mosse in riferimento al finanziamento dei lavori del centro sportivo di Carinaro.

“Partendo con ordine – si legge nella nota -, con l’insediamento dell’amministrazione Affinito si è deciso di partecipare ad ogni bando per l’ottenimento di finanziamenti per lavori di riqualificazione del plesso sportivo comunale. Facendo un passo indietro, nell’aprile 2020, con deliberazione di giunta n.37, veniva approvato il progetto di fattibilità, e sembra strano che Masi si faccia trovare impreparato: durante quel periodo era ancora un membro di questa maggioranza. E due sono le cose: o lo sa ma fa finta di non sapere solo per interesse politico, oppure non lo sa. Delle due l’una e non sappiamo quale sia peggio. E non solo: c’è anche la consigliera Rachele Barbato, dimissionaria dalla carica di assessore da febbraio 2021 e oggi indipendente con Masi, che ha approvato – invece – la delibera di giunta n. 70 del 7/07/2020 per il via libera al progetto definitivo. Come mai, a distanza di quasi due anni, rinnegano – sia Masi che Barbato – tutto ciò che anche loro hanno contribuito a definire? Inoltre, perchè in un articolo diramato alla stampa, il consigliere di minoranza Masi, ergendosi a paladino degli interessi della popolazione di Carinaro, disquisisce sulle modalità di utilizzo dei finanziamenti (es. riqualificare le zone ex C3 e C4), ma solo a chiacchiere? Avrebbe avuto la possibilità di concretizzare quanto detto, avendo avuto l’opportunità in consiglio comunale di votare favorevolmente la convenzione che avrebbe permesso a questo Ente di incassare quasi 2 milioni e mezzo di euro per la rigenerazione delle suddette zone. Invece è scappato assentandosi poco prima dell’inizio dei lavori assieme al resto dell’opposizione, provocando ai carinaresi il rischio di non partecipare al bando del ministero. Passando poi ai canoni di fitto, Masi afferma che questo ente per 20 anni dovrà pagare ogni anno circa 50.000€ per ripagare il debito. E’ vero, sì. Ma questa amministrazione aveva già previsto un simile impegno e trovato soluzioni in grado di evitare l’esborso di una simile cifra ai suoi concittadini, attraverso l’affidamento della gestione dell’impianto, meccanismo in grado di fornire la copertura dei costi del mutuo e garantire, in tal modo, servizi totalmente gratuiti alle fasce più deboli della cittadinanza e agli studenti carinaresi. Riportiamo qualche dato: prima del 2005 l’ente non ha percepito alcun incasso dal fitto dell’impianto sportivo, nonostante fosse stato anni addietro oggetto di ristrutturazione di centinaia e migliaia di lire (pagato dai cittadini, ovviamente!). Dal 2006 al 2010, il canone di fitto stabilito è di € 1000 annui; 2010-17, canone annuo di € 7200; 2018 in poi, canone annuo di € 11.350. Tali entrate, però, riuscivano a malapena a coprire gli interessi passivi del vecchio mutuo. Sono anni che i cittadini pagano con le proprie tasche il mantenimento del plesso sportivo, mai finora rivalutato secondo le vere potenzialità che ha. Per concludere, stiamo lavorando per sfruttare le varie occasioni che offre il Pnrr e per far sì che il Municipio, grazie al lavoro in sinergia con i dipendenti, trovi nuove soluzioni, incassi, finanziamenti, per la crescita del territorio”.

Redazione

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