Casal di Principe. L’IT Carli organizza il Precetto Pasquale con la comunità ucraina
Una mattinata carica di emozioni quella di ieri mattina, 12 aprile, giornata in cui l’I.T. “G.Carli” di Casal di Principe, in occasione delle imminenti vacanze di Pasqua, su richiesta degli stessi studenti e di alcuni docenti, alla presenza dell’ assessore alla pubblica istruzione del comune di Casal di Principe dott. ssa Marisa Diana, ha organizzato il precetto pasquale, ovvero un bellissimo e significativo momento di condivisione interreligiosa presso la chiesa di San Nicola con la comunità ucraina, presente sul territorio.
Considerato il momento difficile che tutti stiamo vivendo, la dirigente scolastica dell’ istituto dott. ssa Tommasina Paolella, ha fortemente sostenuto l’iniziativa e sensibilizzato gli alunni, nonché il personale scolastico a partecipare all’evento, che è stato organizzato in collaborazione con Antonio Mottola, Maria Grazia Prezioso e il gruppo Caritas della diocesi di Aversa, impegnati ora nell’accoglienza delle famiglie ucraine devastate dalla guerra, ospitate in questo momento dall’ istituto religioso “Maria SS. Preziosa” di Casal di Principe.
Il Vangelo di Giovanni letto prima in lingua ucraina da padre Igor, affinchè fosse chiaro alle due famiglie ucraine presenti, e poi da don Franco Picone, in cui Gesù appare profondamente turbato, mentre era a mensa con i suoi discepoli. Una frase toccante e significativa ha colpito più di tutte: “In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà”, riferendosi a Giuda. Durante l’omelia, dopo i saluti e i ringraziamenti agli studenti, ai docenti, ai presenti e dopo aver ricordato che il luogo in cui si stava svolgendo la messa è stato quello in cui veniva assassinato nel lontano 1994 Don Peppe Diana, luogo di nostalgia e di inquietudine, ma nello stesso tempo di rinascita per tutti, don Franco ha spiegato il vangelo, soffermandosi sul fatto che molte volte compiamo gesti atroci e assurdi, spinti dalla rabbia che portiamo dentro. Ha continuato, poi, dicendo che viviamo in un tempo in cui le situazioni che ci circondano per la sofferenza che viviamo dentro, non le sappiamo affrontare e capire forse neanche noi e tutto quello che ascoltiamo si trasforma attraverso la rabbia in violenza.
Infine, il parroco ha ricordato a tutti che noi dobbiamo seguire l’esempio non di Giuda, ma quello del discepolo Pietro, che si inchina ai piedi del Signore, poiché dobbiamo capire che senza Dio siamo soli e non possiamo mai farcela. Per questo, ha detto don Picone, stiamo assistendo negli ultimi tempi ad una guerra assurda, la quale testimonia come la presenza del demonio che governa ormai il mondo possa essere distruttiva, dal momento in cui gli uomini pensano di poter andare avanti senza la parola di Dio. Successivamente, è stato letto da un’alunna dell’istituto della classe 4^ AFM di nazionalità ucraina un pensiero di Gandhi in tre lingue diverse (ucraino, russo, italiano) affinchè a tutti fosse chiaro il messaggio di pace del grande leader politico indiano.
Infine, a conclusione della celebrazione della santa messa, don Franco Picone ha chiesto alla dirigente Paolella di intervenire. La preside ha ricordato a tutti quanto fosse difficile trovare le parole adatte in un momento religioso così intenso, ha rivolto gli Auguri ai presenti, affinchè fosse per tutti una Pasqua di rinascita, di amore, di speranza, di fiducia nel lavoro che la scuola realizza, di impegno a superare insieme le tante difficoltà che vengono affrontate e di collaborazione cosicchè attraverso l’espletamento delle varie individualità ci si possa dare una mano per superare insieme gli ostacoli e realizzare un importante messaggio di pace.
La dirigente Paolella ha ringraziato don Franco per aver ospitato l’istituto Carli nella chiesa di San Nicola, padre Igor, ha salutato le famiglie ucraine presenti, sottolineando che il messaggio di solidarietà, il piccolo gesto e contributo della scuola non riuscirà sicuramente a colmare la distanza dalle loro famiglie che stanno vivendo la guerra, ma servirà a far sentire la vicinanza di tutta la scuola in questo momento difficile alle famiglie più sfortunate di noi, e soprattutto ci aiuterà a capire il significato vero della Pasqua,poiché solo quando riusciamo a darci una mano, possiamo veramente capire il senso della vita.
”In questo momento in cui c’è una comunità sofferente, ci auguriamo con tutta la scuola e con i nostri ragazzi che la pace possa davvero trionfare – ha affermato la DS Paolella -. Voglio ricordare agli studenti di diventare, attraverso la loro presenza in chiesa, portatori di pace poichè oggi più che mai ne abbiamo bisogno. Come diceva papa Francesco all’inizio della pandemia ‘da soli non ci salveremo, ma soltanto se ci daremo una mano, riusciremo a farcela’”. Infine, la preside Paolella ha ricordato don Peppe Diana come il luogo dove è stata celebrata la messa – la chiesa di San Nicola – “è simbolo della rinascita, del nostro cambiamento e che tutta la comunità scolastica ‘Guido Carli’ deve rinascere, superare l’odio, le indifferenze e deve imparare a volersi bene. Tutti gli studenti, tutti gli indirizzi dell’ istituto, sono parte integrante di questo meraviglioso messaggio di pace della nostra scuola oggi. Sono fiera e felice per aver visto dopo due anni di pandemia gli studenti partecipi, commossi per l’evento e per la loro generosità nei confronti delle famiglie e dei bimbi ucraini, avendo donato loro tante uova pasquali”.
di Maria D’Angelo
prof.ssa IT Guido Carli di Casal di Principe