Guerra in Ucraina, la forza dei paesi democratici: parla anche il professor Orsini
In tv oggi è apparso il dittatore Putin, con a fianco il dittatore minore Lukashenko. Ha spiegato che sono stati i cattivoni dell’Occidente a costringere uno buono come lui a scatenare la guerra in Ucraina: “Lo scontro era inevitabile, stavano scegliendo un momento per attaccare” e “gli sviluppi successivi hanno dimostrato quanto il neonazismo fosse profondamente radicato, è un fatto ovvio, è diventato un dato di fatto in un Paese abbastanza grande, vicino a noi”, ha detto Putin. Che ha confermato la sua vocazione, rivendicata in mille interviste, a menare per primo.
Mentre ascolto questa stupida e terribile propaganda, tesa a giustificare l’invasione di un Paese sovrano e il massacro di migliaia di cittadini inermi, l’occhio scivola sul pensiero quotidiano del professor Alessandro Orsini. Con la scusa di spiegare causa ed effetti, il nostro professore anche oggi si è messo a difendere le ragioni del dittatore russo e gli ha fatto da spalla. Superato il fastidio delle sue stupidaggini, che per dovere di cronaca riferirò, va comunque constatata la grande forza del sistema democratico rispetto alle autocrazie nazistoidi in qualche modo difese.
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(Dire)