Inaugurata ad Aversa la panchina dedicata a Luigi Ciaramella e alle vittime della strada
È stata inaugurata il 24 aprile scorso una panchina in memoria di Luigi Ciaramella, giovanissima vittima della strada che proprio in questi giorni avrebbe compiuto 33 anni. La cerimonia, fortemente voluta dai genitori del ragazzo, Biagio Ciaramella ed Elena Ronzullo, che è stata promotrice dell’iniziativa con la sua Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada, si è svolta nel giardino “La voce della Memoria”, uno spazio che la Caritas di Aversa ha voluto riservare ai giovani del territorio che hanno perso la vita sulle strade.
Le foto di Luigi Ciaramella, Mario Grieco, Elisabetta Nardi e Ciro Modugno sono state poste accanto alla panchina per ricordare i loro volti e le loro storie. Hanno ricevuto la benedizione del vescovo, Sua Eccellenza Mons. Angelo Spinillo e del direttore della Caritas Don Carmine Schiavone, alla presenza del funzionario commissariato dr. Nicola Lecce, del vice Prefetto Paola Ponticelli, dei familiari delle vittime e delle associazioni del territorio.
«È stata una giornata splendida, anche se di grande dolore – ha detto Elena Ronzullo -. Abbiamo donato una panchina bianca per ricordare Luigi e i tanti giovani che sono andati via troppo presto. È per noi doveroso e straziante ricordarli sempre. A lui – ha continuato – dedico questi miei pensieri: “Luigi, sei incastrato nel mio cuore, giri nei miei pensieri, ma non ti vedo, questa tua assenza è la più dolorosa di ogni altra mancanza. Insopportabile questo silenzio che hai lasciato. Incolmabile il vuoto del tuo non essere qui, sei l’addio che non riuscirò mai a capire, perché non ero preparata a perderti e non troverò mai il coraggio di doverti lasciare andare senza provare dolore. Perdere te è come aver perso una parte di me, che senza le ali si allontana con te. Sopravvive nei ricordi la parte rimasta di me, ma continua a subire dolorosamente la tua mancanza, sei radicato nel mio cuore perché sa che dai ricordi non può mai rapirti per farti vivere ancora”».Alle commoventi parole di Elena Ronzullo, sono seguite quelle del sindaco di Aversa, Alfonso Golia: «Il 33° compleanno di Luigi, che la famiglia ha voluto ricordare con una celebrazione nel Giardino della Memoria, è l’occasione per impegnarci a portare avanti le battaglie per la sicurezza stradale in memoria delle tante vittime innocenti. È questo un tema primario per le istituzioni e farò in modo che questo problema sia anteposto a tutti gli altri. Ringrazio il papà di Luigi Ciaramella, Biagio, perché non fa mancare la sua attenzione a questo problema. La panchina è un simbolo per rispettare la vita, riconfermiamo il nostro impegno per tutti i figli di questa terra che non ci sono più». All’inaugurazione è intervenuta la vice Prefetto Paola Ponticelli, che ha detto: «Porto i saluti del Prefetto Castaldo che non è potuto intervenire, ma ci teneva a essere presente come istituzione in questo momento di riflessione, preghiera e ricordo dei tanti giovani strappati alla famiglie». «La panchina è un luogo dove fermarsi – ha affermato il vescovo Angelo Spinillo – e dedicare attenzione alle persone che devono essere considerate amiche. Dobbiamo dialogare con loro, invece spesso capita il contrario. In questo giardino la memoria diventa vita, con il dialogo la memoria diventa speranza di condivisione, speranza di vita migliore per tutti. Grazie a tutti voi che siete presenti, alle associazioni che riuniscono le persone e condividono dolore, speranze, futuro e aiutano i genitori che hanno perso i figli. Custodiamo questo giardino come luogo di incontro e condivisione per tutti».
Per Don Carmine Schiavone, responsabile Caritas di Aversa «è stato condiviso un intenso e importante momento di memoria, ricordando Luigi (proprio in questi giorni sarebbe stato il suo 33º compleanno), Mario, Ciro, Massimo, Sissy, Virginia, Elisabetta, Paolo, e tutte le giovani vittime della strada, accogliendo le loro storie e i loro volti nel giardino “La voce della memoria”. Queste giovani vite spezzate sono divenuti i figli di tutta la nostra comunità, il simbolo del cammino intrapreso da coraggiosi genitori come Biagio ed Elena, che hanno deciso di trasformare il loro immenso dolore per la morte di Luigi in energia per promuovere campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale».
Alla manifestazione erano presenti i consiglieri Federica Turco e Mariano Scuotri, che hanno dichiarato di aver iniziato una grande opera di messa in sicurezza delle strade cittadine, attraverso il rifacimento del manto stradale: «Abbiamo realizzato un crono programma che ci consentirà di manutenere e rifare il manto cittadino, eliminando le buche che sono insidie per troppi pedoni e automobilisti – hanno sottolineato i due consiglieri -. Così come per la segnaletica orizzontale e verticale. Abbiamo ripristinato solo recentemente la segnaletica in via Madonna dell’olio e continueremo per tutta la città per garantire la sicurezza stradale, prima di tutto. Saranno i cittadini i veri protagonisti di questo percorso, infatti, stamattina abbiamo ribadito di costruire nuove strade insieme, grazie ad AversaLab, il nostro laboratorio cittadino voluto fortemente da questa Amministrazione, con cui istituiamo un tavolo di co-progettazione con le associazioni sul territorio per rendere tutti protagonisti e costruire insieme una programmazione di
sensibilizzazione alla sicurezza stradale».Sono state diverse le associazioni che hanno partecipato all’inaugurazione della panchina e che sono intervenute sulla sicurezza stradale, sui provvedimenti da adottare e sulle pene da irrogare. Tra queste, l’Associazione Conv. Maria Cristina di Savoia, che ha ribadito il divieto da parte delle amministrazioni locali dei super alcolici nelle discoteche e nei locali notturni, perché «non bisogna perdere di vista il motivo per cui sono nati questi locali: socializzazione e divertimento attraverso l’ascolto della musica. È inaccettabile, dunque, che la vita di un giovane possa essere in balia dell’effetto di un bicchiere di troppo, che diventa uno spietato killer».
«La sicurezza stradale è una delle maggiori criticità che i paesi europei devono affrontare – ha precisato Rachele Arena della rete 26 dicembre che ha moderato le iniziative presentate dalle varie associazioni – l’obiettivo è azzerare il numero delle vittime entro il 2050 e ridurre del 50% entro il 2030 il numero delle vittime e dei feriti gravi. Raggiungere questi obiettivi significa anche restituire dignità alle tante famiglie che piangono i loro congiunti vittime di condotte di guida imprudenti o di strade dissestate o di segnaletiche assenti o insufficienti. La cultura della guida sicura è un valore di tutti e tutti dobbiamo fare la nostra parte. Oggi alcune associazioni della rete “26 dicembre” hanno condiviso alcuni punti strategici e alcune nuove proposte in tema di sicurezza stradale. Sono proposte che nascono dalla responsabilità e dal senso civico di liberi cittadini, messe a disposizione dei decisori politici affinché essi possano valutarne l’applicabilità».
PROPOSTE SULLA SICUREZZA STRADALE DELLE ASSOCIAZIONI
Le autorità preposte vietino i super alcolici nelle discoteche e nei locali notturni .Non bisogna perdere di vista il motivo per cui sono nati questi locali: socializzazione e divertimento attraverso l’ascolto della musica. È inaccettabile dunque che la vita di un giovane possa essere in balia dell’effetto di un bicchiere di troppo che diventa uno spietato Killer. (Associazione Convegni di Cultura Beata Maria Cristina di Savoia)
Occorre promuovere l’educazione alla sicurezza stradale nelle scuole e fra i giovani per la prevenzione degli incidenti causati da non corretti comportamenti durante la guida di un veicolo (distrazione sorpassi azzardati velocità oltre il limite imposto controsensi di marcia ). È importante poi fare campagne di sensibilizzazione sul valore inestimabile della vita umana mettendo in evidenza le conseguenze drammatiche e traumatiche degli incidenti stradali (Gruppi di Volontariato Vincenziano Aversa )
Gran parte degli incidenti stradali è dovuta all’ eccesso di velocità, ai sorpassi azzardati, al mancato rispetto del codice stradale. Più sorveglianza del traffico urbano ed extraurbano con i rilevatori di velocità e le telecamere. (Serra club Aversa)
La guida distratta risulta essere uno dei comportamenti errati più frequenti causa di incidenti stradali. Tra i giovani l’uso dello smarthphone è il principale fattore di rischio. Informare e formare sul pericolo di incidenti stradali associato alla guida distratta è un dovere della collettività. Si propone una campagna di sensibilizzazione contro i comportamenti scorretti alla guida attraverso lo slogan #lavitanonhagigaillimitati. (Associazione Archeoclub Aversa Normanna)
Occorre un indicatore di tenuta del margine destro: un segnale orizzontale, bianco di forma curvilinea, collegato alla striscia che separa i sensi di marcia, che ricorda ai giovani di guidare in prossimità del lato destro della corsia per garantire realmente la distanza di sicurezza ed evitare facili sorpassi; può essere collocato sia dove la striscia è continua, sia dove è discontinua, e disposto alternativamente in un senso e in un altro, nelle gallerie, sui viadotti, nelle curve, nelle strettoie, in prossimità degli incroci, ecc. Può essere adottato sulle strade extraurbane e sui tratti più pericolosi all’interno dei centri abitati. Le auto di grandi dimensioni (SUV) infatti, gli autobus ed i camion ostruendo la visibilità obbligano, i conducenti a guidare sul margine sinistro della corsia portandoli ad aumentare la velocità ed a ridurre, sempre di più, la distanza di sicurezza, con i rischi che ne conseguono. (Associazione Liburia Felix)
La viabilità per come è concepita e realizzata attualmente presenta delle limitazioni, le strade sembrano destinate al mero passaggio dei veicoli e pertanto non sono percepite dalla cittadinanza come uno spazio “friendly” vale a dire uno spazio che tenga conto delle esigenze del pedone. È necessario creare uno spazio urbano efficiente introducendo mezzi di trasporto pubblico urbano a zero emissioni tenendo conto della interazione funzionale ciclo-pedonale. Occorre la messa in sicurezza delle strade attraverso interventi architettonici che aumentino anche il livello di qualità dell’ambiente urbano ampliandone la salubrità con utilizzo di materiali ecosostenibili; è necessaria l’introduzione di misure che azzerino o riducano in modo considerevole il rischio degli utenti vulnerabili (pedoni, disabili, conducenti di veicoli a due ruote, anziani e bambini), come ad es. un potenziamento della segnaletica specifica e sovrastrutture come ad es sotto o sovrapassaggi. Le proposte potrebbero offrire un contributo valido per potenziare la sicurezza stradale e la salute dei residenti. (Associazione Artedonna)
Educazione alla sicurezza stradale non significa solo conoscere le norme che concernono il CdS ma anche attraverso l’esame e la conoscenza delle cause (e degli effetti) che spingono soprattutto i giovani all’uso di sostanza psicotrope ed alcoliche (corso di formazione, nelle scuole, delle fattispecie sostanziali di diritto civile, amministrativo e penale, psico-diagnostico, medico e di pronto soccorso). (Associazione ComeTe)