Lavoro, Ronghi: “sì salario minimo e riduzione cuneo fiscale”
“Adeguare i salari è un’esigenza per far fronte alla perdita di potere di acquisto delle retribuzioni e per rimettere in moto i consumi e la crescita economica..in tale ottica, Il salario minimo garantito a 9 euro l’ora è una misura necessaria ed urgente. il suo costo non dovrà, pero’, gravare sulle piccole e medie imprese ma ottenuto con la riduzione di 12 punti del cuneo fiscale”. È quanto dichiarato dal Segretario Generale del sindacato CNAL, Salvatore Ronghi.
“La riforma che introduce il “salario minimo” non può camminare da sola – ha continuato Ronghi- ma va accompagnata dalla modifica della contrattazione e della rappresentatività. Noi sosteniamo che bisogna superare la giungla contrattuale, oggi sono 933 i Ccnl vigenti. È un numero insostenibile. Noi siamo per un contratto nazionale “cornice” e per il rafforzamento della contrattazione di secondo livello, per premiare la produttività e le competenze dei lavoratori. Questo va a sua volta accompagnato – ha concluso il Segretario della CNAL- dall’attuazione della “Partecipazione” prevista dall’ articolo 46 della Costituzione. Bisogna porre fine al potere politico delle confederazioni e potenziare il sindacati dei lavoratori che è quello che lavora nelle aziende e non nei “palazzi” del potere”.