Raggiravano clienti bancari e gli svuotavano i conti: blitz Polizia nel Napoletano

Al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Terza Sezione della Procura della Repubblica di Napoli, la Polizia di  Stato ha dato esecuzione a cinque decreti di perquisizione nei confronti di altrettante  persone residenti nel territorio della Campania; inoltre, nei confronti di due indiziati è  stata eseguita anche un’ordinanza di applicazione delle misure cautelari degli arresti  domiciliari, dell’obbligo di presentazione alla P.G. e del sequestro preventivo finalizzato alla confisca di € 37.080,00.

L’attività di indagine ha origine da una denuncia presentata da un cliente di un  istituto bancario che aveva subito una frode informatica, con il prelievo fraudolento  del denaro contante presso sportelli ATM.

La complessa attività di indagine, condotta da personale della Polizia Postale e  delle Comunicazioni di Napoli e del Commissariato di Torre del Greco, all’esito  anche di approfonditi accertamenti tecnici, ha consentito di ricostruire uno scenario  ben più esteso che, attraverso lo scambio informativo e di coordinamento del Centro  Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche –  CNAIPIC, ha permesso di individuare diverse vittime sull’intero territorio nazionale,  oltre a ricostruire le raffinate tecniche di frode poste in essere dai cinque indiziati,  attraverso artifizi e raggiri volti proprio a carpire i dati d’accesso alle App di home banking per accedere e sottrarre il credito giacente con la nota tecnica dello “smishing  mediante alias”.

I cinque soggetti riuscivano a procurarsi liste di numeri telefonici di ignari  destinatari della frode online – phishing, per poi inviare agli stessi, sms (smishing il  fenomeno tecnico) e far seguire una telefonata di falsi operatori bancari, con chiamate  provenienti apparentemente dal Numero Verde/Servizi Bancari. Gli sms contenevano  avvisi di accesso anomalo e l’invito a collegarsi velocemente, per poter risolvere la  problematica, attraverso una semplice digitazione di un falso link presente nel testo  del messaggio, che poi reindirizzava la vittima ad una falsa pagina appositamente  creata, del tutto identica a quella dell’istituto bancario, per carpire le credenziali di  accesso al conto, come accertato dai tecnici della Polizia delle Comunicazioni.

La frode si concludeva con i prelevamenti delle somme fraudolente presso gli  ATM abilitati all’incasso con modalità cardless.  

L’attività di indagine ha consentito di accertare il compimento di 60 frodi e di  ricostruire l’importo del danno complessivo perpetrato alle vittime identificate, pari  ad € 62.057,00.

Redazione

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