Stati Uniti contro Russia, tocca all’Europa rompere il vecchio schema di guerra
Putin sprofondato nella poltrona, quasi accucciato; davanti a lui il suo ministro della Difesa, stavolta ad un metro e non a venti metri di distanza come negli incontri visti di recente. Oggi le tv di tutto il mondo hanno rilanciato questo singolare faccia a faccia, servito per far sapere a tutti che Mariupol è stata conquistata dai soldati russi, che Putin può cantar vittoria. Ma la guerra in Ucraina non si ferma, si continua a bombardare e ad uccidere.
In Europa si continua a discutere, se inasprire le sanzioni ancora di più bloccando pure il petrolio russo, se inviare armi a tutto spiano alla resistenza ucraina come stanno facendo gli Stati Uniti. Ma l’Unione europea è una realtà complessa, la Germania si mostra riluttante, la sua economia e la vita quotidiana dei tedeschi dipendono troppo dalle risorse russe. La Francia è in mezzo stallo presa da voto per eleggere il Presidente, l’Italia sta in mezzo e corre in tutti i luoghi per cercare quel gas e petrolio che la Russia presto ci taglierà.
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(Dire)