(VIDEO) Covid, Astrazeneca vira sui monoclonali
Allo stato attuale AstraZeneca non sta lavorando ad un nuovo vaccino anticovid tarato sulla variante Omicron, piuttosto a “un anticorpo monoclonale per la profilassi dei pazienti che non riescono a sviluppare anticorpi dopo le prime dosi della vaccinazione”, per cui sono state acquistate “già 20.000 dosi” per l’Italia che saranno distribuite grazie a una collaborazione con le istituzioni regionali. L’obiettivo è “accelerare la possibilità di fare arrivare concretamente al paziente” questo tipo di soluzione. A sottolinearlo lo stesso presidente e Ad di AstraZeneca Lorenzo Wittum, nel corso dell’inaugurazione della nuova sede milanese (unica sul suolo nazionale) che aprirà al Mind Human Technophole, nell’area ex Expo. Dunque, nessun nuovo vaccino all’orizzonte.
“Noi- precisa Wittum- abbiamo distribuito negli ultimi 14 mesi 3 miliardi di dosi in tutto il mondo” e “non abbiamo più un contratto con l’Europa”; tuttavia “attualmente siamo focalizzati su un monoclonale per la profilassi dei pazienti che non riescono a sviluppare anticorpi dopo le prime dosi della vaccinazione”. Questo, come afferma l’ad, “è molto importante perché c’è una grande quantità di pazienti immunocompromessi che non sono protetti”.
Obiettivo: toccare nel giro di 3 anni quota 6.000 posti di lavoro attivati e più di 1.000 entro quest’anno, con 200 nuove entrate entro fine 2022. Il tutto accompagnato da un raddoppio degli investimenti in ricerca clinica e da una valorizzazione delle risorse umane. Sullo sfondo, la volontà di dare un contributo al Pil pari a 2 miliardi di euro. Questo lo spirito con cui oggi AstraZeneca inaugura con istituzioni e media la sede in Mind-Milano Innovation District, prima e unica sul suolo nazionale.
La casa farmaceutica è di fatto la prima azienda privata a trasferirsi nel distretto più importante di innovazione per il settore Life Science. L’evento è l’occasione per fornire un aggiornamento sull’impegno dell’azienda per il Paese, come annunciato nel 2021, ma anche di riflettere su cosa, oggi, renda l’Italia competitiva e in grado di catalizzare investimenti, in particolare nel settore Salute.
Come afferma il presidente e ad Lorenzo Wittum, il piano AstraZeneca per il triennio 2020-2023 raddoppia gli investimenti (48 milioni di euro) con l’intenzione di “raddoppiare l’occupazione attivata e a portare un contributo al Pil pari a 2 miliardi di euro”.
Infatti, l’azienda attualmente è arrivata ad attivare “più di 118 studi clinici (50% in più rispetto a 18 mesi fa) in corso in 500 centri distribuiti su tutto il territorio nazionale” e, cosa più importante, “abbiamo 200 assunzioni previste entro il 2022”, arrivando ad essere “più di 1.000 assunti in tutta Italia. Di queste 200 assunzioni, il 40% saranno convogliate nella sede Mind, che a regime ospiterà 300 persone: “Il 75% sono laureati e il 10% under 30, con parità tra uomini e donne”, puntualizza l’ad, che definisce quest’ultimo aspetto una priorità molto sentita per AstraZeneca.
“Continueremo a lavorare in questa direzione- prosegue Wittum- in sinergia con centri di Ricerca, università, start up, aziende private e Istituzioni pubbliche. È proprio per questo ci siamo trasferiti a Mind con la volontà di integrarci in quello che è un luogo ideale per accelerare la nostra strategia di crescita”.