(VIDEO) L’edizione settimanale del Tg Riabilitazione: lesioni ginocchio, osteoporosi

E’ online l’edizione settimanale del Tg Riabilitazione a cura della redazione giornalistica Agenzia Dire.

Ecco i titoli:

– ROBOT E FISIOTERAPIA PER RECUPERI RAPIDI DA INTERVENTO GINOCCHIO I problemi al ginocchio affliggono moltissimi italiani a tutte le età. Se tra i ragazzi i traumi da sport possono essere la fonte del problema, nell’età più avanzata è l’artrosi a dare fastidi alle articolazioni. Dopo un approccio conservativo la strada da percorrere, per risolvere il problema, è quella dell’operazione chirurgica. Oggi, rispetto al passato, i tempi di recupero sono ridotti grazie a interventi mininvasivi e a eventuali protesi sempre più ‘personalizzate’. Gli alleati dei chirurghi sono i robot, che li aiutano in una operazione sempre più ‘soft’, riducendo nel paziente anche il dolore post-intervento. Un protocollo fisioterapico personalizzato consente infine un recupero veloce e migliora la propriocettività, ossia la fastidiosa sensazione di avere un ‘corpo estraneo’ nel ginocchio. La Dire ha intervistato Ezio Adriani, direttore del Centro di Traumatologia dello Sport e Chirurgia del Ginocchio del Policlinico Gemelli, Università Cattolica di Roma.

– OSTEOPOROSI, DOPO FRATTURA RIABILITAZIONE FONDAMENTALE Ogni anno in Italia circa 5 milioni di persone vengono colpite dall’osteoporosi: fra queste, l’80% sono donne in età post menopausa, tanto che è stato stimato che il 23% delle donne sopra i quarant’anni è affetto da questa patologia. A parlarne è stato Iacopo Chiodini, presidente della Società italiana dell’osteoporosi del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro (Siommms). “Quando c’è osteoporosi senza frattura- ha spiegato- piuttosto che la fisioterapia è consigliata l’attività fisica: soprattutto mirata a rinforzare i quadricipiti, gli addominali e i muscoli della schiena. Gli esercizi vanno fatti in estensione con l’aiuto di pesi oppure degli elastici. Dopo la frattura, invece, la fisioterapia diventa fondamentale perché sia la frattura vertebrale che del femore portano a una riduzione della qualità della vita. Quindi gli esercizi e un percorso integrato anche con altre figure professionali è fondamentale per ottenere un giusto recupero”.

– UCRAINA, SIOT: RACCOLTA STRUMENTI CHIRURGICI PER MEDICI La Società Italiana di Ortopedia e Traumatologi (Siot) sostiene l’iniziativa per la raccolta di strumenti chirurgici e kit medici da destinare all’ospedale ucraino di Khmelmitskyi. “E’ un appello che rivolgiamo a tutti i medici e tutte le strutture sanitarie italiane- ha detto il presidente Siot, Paolo Tranquilli Leali- per ampliare la catena di solidarietà in favore della popolazione ucraina attiva già dai primi giorni di inizio del conflitto, con la rete di accoglienza e assistenza medica per i profughi in fuga. Tutti, soprattutto noi medici, abbiamo il dovere di fare qualcosa- ha poi aggiunto- e lo possiamo fare concretamente anche raccogliendo gli strumenti personali che non usiamo più e favorendo la raccolta di quelli dismessi dalle strutture, in modo tale da consentire ai colleghi ucraini di prestare cure adeguate ai feriti di guerra”.

– UCRAINA, CRI PORTA IN ITALIA RAGAZZA AFFETTA DISABILITÀ MOTORIA PER CURE Da Kiev a Leopoli e poi in Italia, grazie alla Croce Rossa. È il viaggio di Marina, una ragazza ucraina di 14 anni affetta da una paralisi dovuta a una lesione spinale provocata da un incidente e che ora è seguita da un gruppo di specialisti che si sta prendendo cura di lei, grazie alla collaborazione con la Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica in provincia di Brindisi, la Regione Puglia e la Protezione Civile. Quella di Marina è una storia di solidarietà che inizia con un giovane volontario della Cri ucraina, Sehii, che contatta la Croce Rossa italiana chiedendo di aiutarla perché, con la guerra in corso, non avrebbe potuto ricevere le cure necessarie per poter sperare di tornare a camminare. Ed è grazie a questo giovane volontario che la Croce Rossa italiana si fa carico di Marina nell’operazione di evacuazione di persone fragili da Leopoli e la fa arrivare in Puglia, accompagnata dalla madre Olga e dai volontari del Comitato Cri di Martina Franca in collaborazione con il Comitato di Carovigno. Ora Marina si trova presso il Presidio ospedaliero di Riabilitazione ad Alta Specialità della Asl Br ‘Fondazione San Raffaele’, centro di riferimento nazionale nel trattamento delle lesioni spinali, delle malattie cerebrovascolari e delle gravi cerebrolesioni acquisite.

(Mco/ Dire)

Redazione

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