(VIDEO) L’edizione settimanale del TG Sanità

Il TG Dire Sanità a cura della redazione giornalistica dell’Agenzia Dire.

Ecco i titoli:

– COVID. FINE STATO EMERGENZA, COSA CAMBIA DAL PRIMO APRILE

Dalla fine dello stato di emergenza, il 31 marzo scorso, vengono meno il sistema dei colori e decadono sia la struttura del commissario straordinario sia il Comitato tecnico scientifico. Dal primo aprile non è più necessario il Green pass base (ossia il tampone) per salire sui mezzi di trasporto pubblico locale (dove però fino a fine mese resta l’obbligo della mascherina) e per entrare nei musei, negli uffici pubblici, in banca, alla posta, nei negozi o dal tabaccaio. La certificazione non sarà più richiesta neanche per mangiare all’aperto, così come per le attività sportive, sempre all’aperto. Per la ristorazione al chiuso, invece, sia al banco che al tavolo, resta l’obbligo di mostrare il Green pass base. Gli over 50 non dovranno più avere il Green pass rafforzato sul lavoro, ma sarà sufficiente (fino al 30 aprile) quello base. Cambiano le regole anche per chi non è vaccinato ma ha avuto un contatto stretto con un caso Covid positivo: decade l’obbligo della quarantena e, come già avveniva per i vaccinati, si dovrà solo osservare un’autosorveglianza di 10 giorni indossando la mascherina Ffp2 e sottoponendosi a tampone (antigenico o molecolare) alla prima comparsa dei sintomi. Dovrà rispettare l’autoisolamento solo chi risulta positivo al virus fino al tampone negativo, da eseguire dopo almeno 7 giorni se vaccinati o 10 se non vaccinati.

– COVID. COSTA: CAMBIANO LE REGOLE MA PANDEMIA NON È FINITA

Aumentano i contagi in questi giorni, ma non la pressione sugli ospedali, con un numero stabile di ricoveri e decessi. Secondo il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, questa potrebbe essere “l’indicazione del passaggio ad una fase endemica del Covid“. Intervistato dalla Dire, Costa esorta comunque gli italiani alla prudenza, considerando i “cambi repentini” a cui questo virus ci ha ormai abituati. Con la fine dello stato d’emergenza, insomma, “non finisce la lotta alla pandemia”, e anche se ora ci troviamo in una fase “positiva”, che vede anche un massiccio allentamento delle misure restrittive, resta comunque “fondamentale” ricevere la terza dose e completare il ciclo vaccinale. Quanto al futuro, è necessario che l’Europa su questo punto dia una “risposta omogenea”, ma nel frattempo il sottosegretario suggerisce di chiamare “richiamo” la quarta dose, così come si fa per gli altri vaccini. Sulla questione dei profughi di guerra provenienti dall’Ucraina, infine, il sottosegretario ci tiene a veicolare un messaggio chiaro: “Nel nostro Paese trovano accoglienza e solidarietà, ma è opportuno che si sottopongano alla vaccinazione“.

– VACCINO. SPERANZA: HO CHIESTO A UE DI DARCI INDICAZIONE UNIVOCA

“C’è una discussione in corso che sto favorendo soprattutto a livello europeo, perché non ci siano decisioni divergenti tra i diversi Paesi su una quarta dose per la popolazione più fragile. Stiamo parlando non solo degli immunocompromessi, per i quali la quarta dose si può già fare, ma anche per le persone più anziane”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo la settimana scorsa ai microfoni di ‘Radio anch’io’, contenitore di Rai Radio1. “Quando parliamo di persone più anziane– ha precisato Speranza- ci sono ipotesi diverse su cui stanno ragionando diversi Paesi. Ho chiesto alla Commissione europea di darci una indicazione univoca”. Il ministro ha però specificato: “Quando si parla di quarta dose non si parla di quarta dose per tutti, ma solo per le fasce più fragili, quelle che se incontrano il virus rischiano di pagare un prezzo più alto”.

– VACCINO. ISS: BOOSTER 68% EFFICACE CONTRO OMICRON, 91% SU MALATTIA GRAVE

L’efficacia del vaccino anti-Covid, in termini di riduzione percentuale del rischio, nel periodo di prevalenza Omicron (cioè a partire dal 3 gennaio 2022), è pari al 68% nel prevenire la diagnosi di infezione da Sars-CoV-2 in chi ha fatto anche la dose booster. Mentre scende al di sotto del 50% in chi ha le due dosi, fino al 41% in chi ha superato il 90esimo giorno dal completamento del ciclo vaccinale. I dati sono emersi dall’ultimo aggiornamento del report esteso dell’Istituto superiore di Sanità. Per quanto riguarda la prevenzione di casi di malattia severa, si arriva invece fino a un’efficacia del 91% nelle persone con booster. Fra chi ha fatto due dosi, l’efficacia varia dal 73% che si rileva per i vaccinati da meno di 90 giorni, al 75% che si calcola sia in chi è tra 91 e 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale sia in chi ha superato i 120 giorni.

– CONTRO ALCOL, DROGHE E NEURO COVID ‘RIACCENDERE’ CERVELLO FUNZIONA

“Sono almeno quattro gli effetti benefici che la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) ha sul cervello: chimico; di plasticità cerebrale; antinfiammatorio; ossigenativo. E proprio la combinazione di questi quattro effetti è il motivo per cui la TMS funziona anche quando i farmaci sembrano non funzionare più”. Antonello Bonci, fondatore del Global Institute on Addiction di Miami e direttore scientifico di Brain & Care Group, lo ha spiegato nell’ambito del corso ECM ‘L’approccio clinico integrato e la rTMS in ambito neurologico e psichiatrico’ promosso da LetscomE3 in collaborazione con Brain & Care Group. “La TMS è una tecnica conosciuta e usata dal 1985- ha evidenziato Bonci- abbiamo quindi ben 37 anni di dati, informazioni ed evidenze che raccontano quanto possa essere efficace nell’aiutare le persone che soffrono di depressione resistente, di ansia o di dipendenze come, ad esempio, quella da cocaina, da gioco d’azzardo o da alcol”.

– PADEL E LESIONI A OCCHI, OCULISTI AIMO: MEGLIO INDOSSARE OCCHIALI PROTETTIVI

Secondo una ricerca condotta dagli oculisti dell’Università di Göteborg, in Svezia, il padel è uno sport “potenzialmente ad alto rischio per lesioni anche gravi agli occhi”. La maggior parte delle lesioni, come piccole emorragie all’interno dell’occhio, sono relativamente lievi. Ma esistono anche segnalazioni, seppur rare, di casi più gravi in cui i giocatori vanno incontro a disabilità visiva duratura. Per questo l’Associazione Italiana dei Medici Oculisti suggerisce l’utilizzo di occhiali protettivi. “Sono aumentati negli ultimi anni i traumi agli occhi legati al padel- ha detto alla Dire Paolo Michieletto, segretario di AIMO- Ma questi rischi possono certamente essere ridotti al minimo utilizzando degli occhiali di protezione”. Secondo Marco Scurci, membro di AIMO, uno schermo protettivo è indicato “soprattutto per chi ha delle patologie oculari o occhi più delicati, come nel caso di chi indossa lenti a contatto per miopie molto elevate”. A confermare la crescita dei ‘traumatismi da padel’ agli occhi, intanto, anche Rossella Melchionda, membro del consiglio direttivo di AIMO: “Nei pronto soccorso capita spesso di vedere pazienti con traumi oculari dovuti al padel- ha fatto sapere- Si tratta per lo più di uomini tra i 28 e i 55 anni, non giocatori professionisti”.

Redazione

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