(VIDEO) Guerra in Ucraina, Stoltenberg: “Condannare i responsabili di atrocità i contro civili”
“Ci sono atrocità che vengono perpetrate contro i civili, che sono diventati obiettivi, attacchi agli ospedali, a zone residenziali, alle scuole, al teatro di Mariupol. Tutto ciò è estremamente grave, brutale, questi attacchi inutili contro i civili, quindi è molto importante riuscire a mettere tutti i fatti sul tavolo. Vedo positivamente l’intervento della Corte Penale Internazionale che ha aperto un’indagine su quelli che sono potenziali crimini di guerra contro gli ucraini. È importante che chi è responsabile venga di fatto condannato. Dobbiamo raccogliere prove e sostenere il lavoro della Corte Penale Internazionale“. Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, ospite a Che tempo che fa su Rai3.
STOLTENBERG: “PUTIN HA SOTTOVALUTATO FORZA KIEV, GRANDE ERRORE“
“Il presidente Putin ha compiuto un grande, grande errore, perché ha completamente sottovalutato la forza delle forze armate ucraine, il coraggio degli ucraini e soprattutto la leadership politica ucraina. Quella che lui pensava fosse un’operazione militare semplice e rapida si è trasformata ora in una guerra vera e propria dove lui non è stato in grado di raggiungere il suo obiettivo, il controllo dell’Ucraina”.
STOLTENBERG: “BENE ITALIA SU AUMENTO BUDGET”
“Vedo positivamente la decisione che l’Italia ha preso di aumentare il budget per la difesa, l’Italia è un membro della Nato importante, ha una sua presenza in Estonia, in Kosovo, in Iraq, nella regione del Baltico. Sono sempre colpito dalla professionalità e dall’impegno delle truppe italiane e vedo positivamente appunto questa decisione di investire di più nella difesa”, ha dichiarato Jens Stoltenberg, ospite a Che tempo che fa su Rai3.
Poi, ha aggiunto: “Io sono stato un politico per molti anni e so quanto sia difficile riuscire a destinare più fondi per la difesa perché la maggior parte dei politici vuole investire in sanità, istruzioni e infrastrutture ma noi viviamo in un mondo più pericoloso attualmente, dobbiamo far sì che il conflitto non si allarghi al di là dell’Ucraina. Senza la pace, senza la sicurezza tutti gli altri sforzi per la risoluzione dei problemi ambientali, l’istruzione o delle politiche del lavoro non saranno possibili, non avranno un buon esito perché se perdiamo la pace perdiamo tutto”.
(Dire)