(VIDEO) TG Dire Scientificamente, edizione 4 aprile

Il TG Dire Scientificamente a cura della redazione giornalistica Agenzia Dire.

L’attesa sta per finire. Il lancio della missione Juice, nata in casa dell’Agenzia spaziale europea (Esa), avverrà nel 2023 a bordo del razzo Ariane. Destinazione Giove, il gigante gassoso del Sistema Solare, e soprattutto le sue Lune, scoperte da Galileo: Europa, Ganimede e Callisto. Tempo del viaggio? Otto anni. La sonda si trova attualmente nelle camere sterili di Airbus Defence and Space a Tolosa, in Francia, dove stanno per iniziare nuovi test necessari prima del lancio. Tutti gli strumenti sono ora integrati nella sonda, spiegano dall’Esa, e l’antenna lunga 16 metri per lo strumento Rime (Radar for Icy Moons Exploration) di Juice sarà completamente dispiegata per eseguire i test.

LA MISSIONE JUICE

Juice fa parte del programma Cosmic Vision dell’Esa ed è una missione concepita per capire come si sono formati i pianeti nel Sistema Solare e quali sono le condizioni per la comparsa della vita, oltre che per definire come funzioni il Sistema Solare stesso. Per farlo, osserverà da vicino Giove e le tre lune Ganimede, Callisto ed Europa. Queste ultime, con i loro oceani nascosti, saranno analizzate e studiate come corpi celesti potenzialmente ospitanti la vita. Callisto è il corpo celeste con più crateri di tutto il Sistema Solare, di Europa sarà misurato lo spessore della calotta ghiacciata, cercando di capire anche se ci sono i margini per un futuro atterraggio su questa luna, mentre di Ganimede, unica luna del Sistema Solare dotata di un campo magnetico, si studierà tanto la superficie ghiacciata che la struttura interna. La missione scruterà nel dettaglio il sistema gioviano, fatto dell’interazione tra il pianeta e i suoi satelliti (tra cui si conta anche la luna Io). Di fatto, verrà trattato dagli scienziati come se fosse un Sistema Solare in miniatura. Di Giove, in particolare, verranno osservate l’atmosfera e la magnetosfera. L’intera missione durerà circa tre anni.

GLI STRUMENTI

Per studiare Giove e le sue Lune voleranno su Juice diversi strumenti, tra cui spettrometri per misurare la luce, magnetometri, altimetri e un radar capace di vedere sotto al ghiaccio. Non mancheranno le fotocamere che ci faranno vedere questi mondi lontani.
Il contributo del nostro Paese passa attraverso la collaborazione dell’Agenzia spaziale italiana alla missione. In particolare, sono due gli strumenti realizzati da scienziati e tecnici italiani. Parliamo del già citato Rime (Radar for Icy Moons Exploration), un radar per lo studio del sottosuolo ghiacciato delle lune tramite un’antenna di 16 metri realizzato dall’Università degli Studi di Trento, e di 3GM, un pacchetto radiofonico per studiare il campo gravitazionale delle lune e l’estensione degli oceani interni alle lune, fornito dall’Università Sapienza di Roma.

Redazione

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