L’ex assessore Zoccola tra le braccia del consigliere regionale Massimo Grimaldi
E’ di ieri la notizia che Benedetto Zoccola, già vicesindaco e assessore di centrosinistra del Comune di Mondragone, già assessore di centrosinistra del Comune Aversa, già distaccato presso la provincia (di centrosinistra) di Benevento, è stato assunto dal Consiglio regionale della Campania per supportare il consigliere regionale di Forza Italia Massimo Grimaldi nelle sue funzioni di “questore al personale”. Zoccola, a quanto si apprende dalla stampa, ha iniziato il suo lavoro il primo di aprile.
Per qualche buontempone è stato facile aggrapparsi provocatoriamente alla data di inizio del nuovo lavoro di Zoccola per dire che la notizia è una bufala, che fa parte delle solite fake news da pesce di aprile, buona solo per aggredire e squalificare la sinistra e un suo (ex?) esponente. E’ indubbio, infatti, che la notizia ha provocato immediatamente una sorridente incredulità. Possibile che sia avvenuto un così eclatante caso di camaleontismo, si sono domandati in molti? Possibile che Zoccola abbia contratto e diffuso il contagioso virus del trasformismo proprio ad Aversa, contagiato dal sindaco Alfonso Golia, in occasione del ribaltone del quale, in combutta con il suo concittadino, il consigliere regionale Giovanni Zannini, fu uno dei manovratori? Certo che è stato possibile, perché è avvenuto proprio che Zoccola, mettendosi al suo “servizio”, si è buttato tra le braccia politiche di Grimaldi. La notizia ha creato (forse) un certo imbarazzo in quella sinistra che (ancora esiste?) crede (ancora?) nella coerenza, nella fedeltà ai “sacri” principi e a elementari valori di deontologia politica. Va però ancora una volta preso atto che, comunque, quella sinistra, se esiste ancora, su certe “manovre” non si è mai decolorata, annacquata, perché da sempre (e tuttora) dimostra la sua insuperabile maestria nel sapere collocare e “sistemare” i suoi adepti e affini, specie i suoi (sedicenti) militanti, trombati o in cerca di occupazioni senza fatica, anche facendoli allegramente saltellare da poltrona a poltrona, per creare, con una non oscura connivenza del centrodestra, come in questo caso, “utili” collateralismi.
Quanto ad un “particolare” e mai acclamato settore del centrodestra, nel caso di Zoccola e del suo sponsor Grimaldi bisogna convenire con amarezza e sconforto che, ancora una volta, certe scelte hanno assecondato oscure e non apprezzabili manovre personali che hanno provocato un grave disorientamento. Manovre che, anzi, per dire pane al pane, sono apparse “fraudolente” nei confronti di un elettorato che trova, per siffatte “insane” decisioni sempre più ragioni di sconforto e di sfiducia. Se alcuni rappresentanti del centrodestra di Aversa si avventurano, per propri fini in sciagurate scelte politiche che sono ingiustificabili, a costoro non potranno mai più, e ancora, essere concessi credito e fiducia, neanche nel caso in cui decidano, come loro abituale rimedio, di rifarsi il viso con un bonus facciata. Queste loro scelte portano inesorabilmente allo sgretolamento e alla dissoluzione e le eventuali giustificazioni che saranno opportunisticamente illustrate come tattiche o strategiche si risolveranno solo in supercazzole con scappellamento a destra, anzi a sinistra.
A Benedetto Zoccola, politico proteiforme e senza confini, dal “culo” (nel senso di poltrona, ovviamente) ubiquitario ed errante, cosa dire? Buona permanenza sulla sua ennesima nuova poltrona, di colore cangiante, apparecchiatagli dal consigliere regionale Massimo Grimaldi, tributario del consigliere regionale di Forza Italia Stefano Caldoro, capo della apparente opposizione del centrodestra regionale.
di Isidoro Orabona
coordinatore cittadino di Forza Italia Aversa
Responsabile RegionaleForza Italia Seniores