Business legati alla natura: il boom degli ultimi anni
Soprattutto negli ultimi due anni, il mondo del lavoro è cambiato radicalmente. Tra i mutamenti più macroscopici che lo hanno investito è il caso di citare la cosiddetta great resignation, ossia il licenziamento di massa da posti di lavoro non in grado di garantire un perfetto work – life balance.
Dietro a questa decisione – per certi versi difficile in quanto per tante persone ha voluto dire ricominciare da zero dopo lo stop della pandemia – rientra anche l’intenzione di stare a contatto con la natura e di vivere ogni giorno ritmi più umani.
Chi pensa che prendere questa strada voglia dirsi limitare il numero di scelte per quanto riguarda la direzione da dare alla propria vita, può anche cambiare idea. I business legati alla natura sono numerosi e di successo. Scopriamone assieme alcuni nelle prossime righe.
Apicoltura
Il mondo dell’apicoltura è in costante crescita. Con il Vecchio Continente al primo posto tra i produttori di miele a livello mondiale e l’Italia al quarto in contesto europeo, i numeri sono più che soddisfacenti nonostante diverse difficoltà. La principale è riconducibile ai cambiamenti climatici.
A rendere popolare il settore ci ha pensato la maggior consapevolezza relativamente al ruolo delle api per la biodiversità. Tutto questo ha trovato un canale importantissimo nel web, punto di riferimento per la divulgazione e per ulteriori idee di business a dir poco interessanti, in primis le aziende che permettono agli utenti di adottare a distanza un alveare o di regalarlo a una persona cara.
Azienda agricola
Un grande classico che non tramonta mai: l’azienda agricola. Una volta che si dà il via a questo tipo di business, sono svariate le strade che si possono prendere. Si può creare una fattoria didattica o organizzare degustazioni (giusto per fare due tra i tanti esempi possibili). Anche per quel che concerne l’avvio, le strade sono svariate. Si possono passare in rassegna le aziende agricole in vendita, oppure dare vita alla propria partendo totalmente da zero.
Aziende legate al mondo della cannabis
Da quando, a inizio 2017, è entrata in vigore la Legge 242/2016, incentrata sulla cannabis depotenziata – ossia quella con una percentuale di THC compresa tra lo 0,2 e lo 0,6 – sono aumentate a dismisura le realtà che la vendono o che commercializzano prodotti derivati dalla pianta.
Si tratta di business sostenibili in quanto, alla base, c’è una specie vegetale resiliente, in grado di purificare il suolo dai metalli pesanti e richiedente molte meno risorse rispetto ad altre piante.
Un settore interessante è quello della canapa tessile, grazie alla quale è possibile realizzare prodotti resistenti nel tempo (il che è vantaggioso non solo per l’ambiente, ma anche per il portafoglio). La moda sostenibile è da tempo al centro dell’attenzione mediatica – complici anche le campagne contro il fast fashion – e la canapa tessile è una risorsa preziosa che la riguarda.
Creazione di tessuti a partire da scarti organici
Un altro business che fa bene alla natura è quello che prevede la creazione di tessuti a partire da scarti organici. Chi pensa che le realtà che lo hanno messo al centro del proprio impegno stiano perdendo tempo può anche ricredersi. Un tessuto con le caratteristiche sopra citate è stato scelto da un brand fashion di spicco ed eccellenza italiana, ossia Salvatore Ferragamo.
Focus sui grani antichi
I grani antichi, ossia quelli coltivati con l’approccio che dominava prima che prevalesse l’agricoltura intensiva, sono al centro del lavoro di diverse aziende. Quando li si chiama in causa è bene rammentare il loro richiedere un continuo contatto con la natura. Alla base della proposta di un prodotto estremamente ricco dal punto di vista nutrizionale deve esserci infatti un’attenta selezione dei terreni di coltivazione.