Mosca boccia la road map per la pace di Draghi

Il piano di pace per l’Ucraina stilato dall’Italia nei giorni scorsi “è stato messo a punto non da diplomatici, bensì da analisti politici che hanno letto un sacco di giornali provinciali e trattano solo fake news sull’Ucraina“. Questo il duro giudizio di Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, già presidente della Federazione dal 2008 al 2012, a proposito di una proposta in quattro punti che il governo di Mario Draghi ha elaborato di concerto con il ministero della Farnesina, e ha inviato alle Nazioni Unite.

In un messaggio condiviso su Telegram, l’ex capo dello Stato ha bocciato più in generale tutte le proposte di pace avanzate dai Paesi europei dichiarando che “sarebbero anche buone se offrissero opzioni che tengono conto in qualche modo della realtà”.

Per Medvedev è “un nonsense” la proposta di rendere le regioni del Donbass autonome sotto la giurisdizione dell’Ucraina, in quanto “quelle Repubbliche hanno già preso decisioni sul proprio destino”, scelte che “non saranno rovesciate”, ha chiarito.

Riportare invece la Crimea sul tavolo dei negoziati “rappresenta una minaccia all’integrità territoriale della Russia e un pretesto per innescare una guerra a tutti gli effetti”. Il vicecapo del Consiglio di sicurezza ha affermato ancora: “Nessuna forza politica in Russia è disposta a discutere il destino della Crimea. Rappresenterebbe un tradimento”.

Infine, Medvedev ha definito “una menzogna” l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue e nella Nato: “Sarebbe troppo pericoloso e costoso e Kiev lo sa bene”.

(Dire)

Redazione

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