Reddito cittadinanza, Calenda e Renzi: “una iattura per il Mezzogiorno. E’ una follia”

“Per lo sviluppo del Sud, del Centro e del Nord servono due regole: guardare a cosa è implementabile e pensare che gli italiani possono essere onesti, quindi semplificare”. Lo dice Carlo Calenda, leader di Azione, intervenendo al forum ‘Verso Sud’ in corso a Sorrento.

Per Calenda il reddito di cittadinanza poi è una “iattura per il Mezzogiorno, se proprio dobbiamo tenercelo dobbiamo fare che il lavoro non lo facciamo cercare dai centri per l’impiego ma da agenzie private”.

“Oggi l’allarme sui quotidiani: mancano 350mila addetti per la stagione. Il ministro del Turismo (leghista!) propone un decreto flussi per coprire con i migranti i posti di lavoro. Inutile girarci intorno: il reddito di cittadinanza è una follia“. Lo scrive su Twitter il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

Le parole di Renzi arrivano il giorno dopo la critica al provvedimento bandiera del M5S da parte del segretario di Azione, Carlo Calenda, che al forum ‘Verso Sud’ di Sorrento ha definito la misura “una iattura per il Mezzogiorno“.

Gli fa eco, sui social il senatore Pd Dario Stefano, presidente della commissione Politiche Ue a Palazzo Madama: “Inutile continuare a negare che il reddito di cittadinanza del governo gialloverde, per come è stato concepito, è stata una follia, come lo è stata Quota 100 per la casse dello Stato”.

“L’idea del ministro del Turismo leghista, si proprio cosi, ministro leghista, avete letto bene, di proporre un decreto flussi per coprire con i migranti i posti di lavoro scoperti, è una toppa tardiva e insufficiente – continua il parlamentare – il reddito di cittadinanza va modificato sostanzialmente nei contenuti, nelle forme e nel funzionamento. Basta con la difesa di bandierine ideologiche, dannose per l’economia e il Paese”.

(Dire)

Redazione

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