Grazie ai Salesiani Don Bosco, donato cibo alle famiglie in difficoltà di Napoli
Mille chili di prodotti agroalimentari 100% Made in Italy donati alle famiglie in difficoltà seguite dall’Istituto Salesiano Don Bosco di Napoli. È l’iniziativa di solidarietà messa in campo dagli agricoltori italiani di Coldiretti, con la partecipazione di rilevanti realtà economiche e sociali del Paese – tra le quali Plasmon e la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) – a sottolineare l’importanza di un’alimentazione corretta nei primi mille giorni di vita del bambino: un requisito essenziale per la salute presente e futura dei più piccoli, spesso minacciata proprio dal disagio sociale e dall’indigenza.
La donazione di Napoli fa parte della campagna “A sostegno di chi ha più bisogno” promossa da Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica, con la partecipazione di alcuni dei più importanti brand dell’agroalimentare italiano e di alcune fra le aziende più sensibili e attive sul fronte della responsabilità sociale d’impresa, tra cui Plasmon, Bonifiche Ferraresi, Eni, Snam, Intesa Sanpaolo, Generali, Barilla, Enel, Confapi, Tim, Inalca, Mutti, Parmigiano Reggiano, Osservatorio sulla Criminalità nell’Agricoltura e sul sistema Agroalimentare, Crea.
È avvenuta oggi, proprio presso l’Istituto Salesiano Don Bosco, a Napoli, la consegna simbolica di alcuni dei pacchi solidali, alla presenza del Direttore del Centro, don Fabio Bellino, del Direttore regionale di Coldiretti Campania, Salvatore Loffreda, del Presidente nazionale della FIMP, Antonio D’Avino, e del Responsabile delle Relazioni istituzionali di Plasmon, Luigi Cimmino Caserta. All’interno dei pacchi solidali, le famiglie in difficoltà supportate dalla rete di solidarietà che gravita attorno ai Salesiani di Napoli troveranno alcune delle eccellenze dell’agroalimentare italiano, come pasta e riso, formaggi, sughi, salsa di pomodoro, tonno sott’olio, salumi, olio extra vergine d’oliva, legumi, farina, oltre naturalmente, a prodotti per l’infanzia come biscotti, pastine, omogeneizzati di carne e frutta e pouches di frutta.
“Il Don Bosco di Napoli – dichiara Don Fabio Bellino – è un punto di riferimento per famiglie e per i ragazzi di quartieri popolari e popolosi della periferia napoletana, come il Rione Amicizia, la Doganella, l’Arenaccia. In questo territorio, spesso desertificato a livello di possibilità, rappresentiamo un’oasi educativa dove come salesiani rispondiamo pienamente alla nostra vocazione: dare di più a chi la vita ha dato di meno, attraverso lo sport, la formazione professionale, i laboratori di educativa territoriale. Alcune di queste famiglie messe in ginocchio da pandemia e crisi economica endemica si rivolgono a noi anche per i bisogni primari come quelli alimentari e noi, anche grazie a questa campagna, proviamo a rispondere a questi bisogni, soprattutto dei più piccoli“.
“I bambini devono nutrirsi in maniera sana e varia, con alimenti loro destinati, a partire dalla scelta della qualità della filiera – ricorda Antonio D’Avino, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri – e iniziative come quella del Don Bosco di Napoli servono a ricordarci che tutta l’età pediatrica, soprattutto questa stagione della vita, ha diritto al rispetto dei Principi Costituzionali di uguaglianza e pari opportunità di un corretto sviluppo. La presenza nei pacchi solidali di alimenti specifici per bambini nella fascia d’età 0-3 anni è un segnale di sensibilità nei confronti di quelle famiglie che stentano a nutrire correttamente i più piccoli, avviandoli troppo spesso verso un futuro di malattie dismetaboliche, una tra tutte il diabete. Gli ultimi saranno i primi. Noi saremo al loro fianco in questo cammino che porta il bambino preso in carico oggi a diventare l’adulto sano di domani”.
“La nostra organizzazione – afferma Salvatore Loffreda, Direttore di Coldiretti Campania – ha piena consapevolezza del momento difficile che attraversa la nostra società, colpita pesantemente dal covid e oggi dalle conseguenze economiche della guerra con l’aumento dei costi. Il mondo agricolo, con le sue filiere, sente tutto il dovere di dare una mano alla nostra comunità. L’iniziativa di oggi è particolarmente significativa perché offre un piccolo sostegno ai più piccoli, speranza di tutti. Ma il ringraziamento va ai Salesiani e a quanti a Napoli sono ogni giorno l’ancora di salvezza per famiglie in difficoltà, oggi anche di quelle ucraine che fuggono dalle bombe”.
“Abbiamo pensato all’Istituto Salesiani Don Bosco – dichiara Luigi Cimmino Caserta, Responsabile delle Relazioni istituzionali di Plasmon – non solo perché rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile per le famiglie in difficoltà di alcuni fra i quartieri più particolari della città, ma anche perché incarna molti dei nostri valori aziendali. Anche noi crediamo che il sostentamento materiale e la corretta alimentazione vadano sempre accompagnati da formazione e trasparenza. Plasmon celebra nel 2022 i suoi 120 anni di storia, consolidando il proprio impegno nel valorizzare la filiera agroalimentare italiana destinata agli alimenti per i bambini e sostenendo le famiglie che in questo particolare momento vivono uno stato di difficoltà. Il nostro collegamento ha proprio l’obiettivo di rafforzare il messaggio sull’importanza fondamentale dell’alimentazione da 0 a 3 anni. Ci auguriamo che la nostra iniziativa possa richiamare l’attenzione di altre realtà aziendali e altri enti benefici, che scelgano di affiancare l’Istituto Salesiani Don Bosco nel suo imprescindibile impegno per le famiglie, i bambini e i ragazzi di Napoli”.
Secondo gli ultimi dati Istat, in Italia ci sono oltre 5,6 milioni di persone in condizione di povertà assoluta. Si tratta del valore più elevato degli ultimi quindici anni. Di questi 5,6 milioni, 1 milione e 346 mila sono minori, con un aumento del 18% rispetto al periodo pre-pandemia. Contro la povertà, dall’inizio dell’emergenza sanitaria in tutta Italia sono stati oltre 5,5 milioni i chili di prodotti tipici Made in Italy, a filiera corta e di qualità, distribuiti dagli agricoltori della Coldiretti e Campagna Amica per garantire un pasto ai più bisognosi.