118, Ficco: “Su ambulanze, medici notevolmente diminuiti”
“Spiace doverlo sottolineare, ma la tesi del sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che rispondendo ad un’interrogazione dell’onorevole Roberto Novelli ha sostenuto che il numero dei medici di emergenza territoriale non sia diminuito non regge. Dall’inizio dell’anno, nella sola Campania, hanno già optato per l’attività della Assistenza Primaria e di Continuità Assistenziale oltre 200 medici”. Lo afferma il presidente nazionale del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria, Paolo Ficco.
“Probabilmente – spiega – al sottosegretario sfugge che i numerosi medici di emergenza territoriale, pur essendosi trasferiti in altri settori sanitari diversi dalla Centrale Operativa 118, dai Punti di Primo Intervento e dai Pronto Soccorso ospedalieri, vengono ancora conteggiati nell’ambito del personale medico di emergenza territoriale e che questi dati andrebbero rilevati direttamente dalle Centrali Operative”.
Per Ficco “il fatto che i medici del 118 siano notevolmente diminuiti è dimostrato anche dal numero rilevante di autoambulanze demedicalizzate che nel 2022 ha raggiunto un numero esorbitante. Un fenomeno, questo, attribuito principalmente alla opzione dei medici convenzionati di emergenza territoriale per altri servizi sanitari meglio remunerati e meno rischiosi”.
“Di fronte a questo quadro catastrofico del servizio 118, il SAUES rivolge, dunque, al sottosegretario Costa un appello affinché intervenga per fermare questo stillicidio dei medici dal servizio 118, proponendo al Governo il loro passaggio alla dipendenza, come gli stessi stanno chiedendo da anni e come hanno richiesto tutti coloro prima di lasciare tale tipologia di incarico”.