La disfatta di Adinolfi a Ventotene: superato anche dal Partito Gay

Carmine Caputo, esponente della lista Insieme per Ventotene, è stato eletto sindaco di Ventotene (Latina) con il 55,02% dei voti. Il suo primo sfidante, Gerardo Santomauro della lista Uniti per il bene di Ventotene, si è fermato al 44,78%.

Piccola curiosità sulla sfida tra gli altri due aspiranti primi cittadini: da un lato Luca Vittori, del Partito Gay Lgbt+, e dall’altro Mario Adinolfi del Popolo della Famiglia.

Al primo è andato un voto, al secondo nessuno. Nonostante il clima caldo e il mare cristallino, l’isola di 708 abitanti non ha dovuto fare i conti con l’astensionismo. Dei 686 elettori hanno votato in 507, il 74% del totale.

“A Ventotene lo scontro tra bande rende impraticabile lo spazio democratico. Un voto al partito gay, nessun voto al Popolo della Famiglia, 500 voti alle due bande”. Lo ha scritto su Twitter il leader del Popolo della Famiglia e candidato sindaco dell’isola di Ventotene, Mario Adinolfi.

“Brutto segnale di controllo del voto, ma in alcune piccole realtà funziona così – ha aggiunto Adinolfi – Insisteremo perché l’isola cambi”.

 E avverte: “Continueremo a batterci contro il malcostume del controllo paramafioso del voto nei piccoli centri meridionali”.

In campagna elettorale Vittori e Adinolfi avevano incrociato il fioretto. Su facebook il candidato sindaco del partito Gay aveva immortalato Adinolfi mentre si imbarcava sul traghetto, a suo dire dopo aver superato la fila dei turisti in attesa. “Guardate è arrivato ultimo e ora sale per primo. Questo è il suo rispetto per il prossimo”.

Il web alla notizia della sonora sconfitta per il rappresentante del Popolo della Famiglia si è scatenato generando commenti e meme esilaranti. Eccone alcuni:

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Redazione

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