Doppio femminicidio, uccide la moglie e la figlia di lei

Renata temeva il patrigno, diceva che aveva paura di lui, era angosciata dall’idea che proprio oggi, quando era in programma un’udienza decisiva per la separazione, avrebbe fatto qualcosa di brutto alla madre, Gabriela.

Una donna che negli ultimi tempi viveva quasi come segregata in casa, poteva uscire solo se c’era il marito, Salvatore Montefusco.

Il contesto della tragedia, un doppio femminicidio, è tracciato così dai vicini di casa, poche famiglie che vivono in un gruppo di villette nella campagna di Castelfranco Emilia (Modena), via Cassola di Sotto, territorio della frazione di Cavazzona. L’allarme è stato dato intorno alle 12.15. A chiamare sarebbe stato, dopo aver sparato alle due donne con un fucile, lo stesso Montefusco, imprenditore edile di 69 anni, campano di origine. Avrebbe telefonato da un bar di Castelfranco. Anche alcuni residenti avrebbero udito le urla e i colpi di arma da fuoco e hanno chiesto aiuto.

Il 118 è intervenuto, con i vigili del fuoco per aprire la porta, ma non ha potuto fare altro che certificare il duplice assassinio. L’uomo è stato raggiunto dai carabinieri e portato in caserma nella sede della Tenenza di Castelfranco, dove nel pomeriggio è stato sottoposto a interrogatorio, alla presenza del suo difensore, l’avvocato Marco Rossi. Le avrebbe uccise in cucina, sulla porta che dà sul giardino della villetta. Nei suoi confronti la Procura ha adottato un provvedimento cautelare. Sono in corso accertamenti sull’arma, che non risulterebbe regolarmente detenuta e si stanno verificando i suoi precedenti, in particolare se la moglie avesse presentato una denuncia per comportamenti violenti, in precedenza. Si sta anche verificando lo stato della causa di separazione: dai primi accertamenti sembrerebbe che proprio oggi co sarebbe stata la sentenza. I due erano in crisi da tempo.

(ANSA)

Redazione

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