Ius Scholae, CasaPound: “patetico tentativo per arrivare allo ius soli”
“Oggi in piena estate e con il bieco tentativo di restare fuori dal clamore mediatico tipico di chi ha qualcosa da nascondere, il Parlamento inizia la discussione dello ius scholae, ovvero l’ennesimo tentativo di far passare lo ius soli sotto altra maschera. Ai minori stranieri non viene negato attualmente nessun diritto, tanto meno in ambito scolastico. La cittadinanza non è e non deve essere una concessione, ma una conquista e concederla indiscriminatamente non risolverà certo i problemi legatiall’integrazione, come vogliono far credere i promotori dello ius scholae. Lo abbiamo visto poche settimane fa a Peschiera del Garda, lo vediamo nelle città e nelle periferie ogni giorno”. Così, in una nota, il coordinamento politico di CasaPound.
“Essere italiani non può e non deve dipendere da una semplice frequentazione scolastica ma da un’adesione a un mondo di principi, valori e radici che, evidentemente, anche i promotori della legge si sono dimenticati o che vogliono far dimenticare, riducendo il tutto a semplice pratica burocratica. Nel 2017 siamo scesi in 5000 in piazza contro lo ius soli, siamo pronti a tornare in piazza contro lo ius scholae per manifestare non contro il minore straniero, che ha in ogni caso tutti gli strumenti per richiedere la cittadinanza italiana, ma contro una politica che punta solo a svilire ed eliminare quel senso di appartenenza a una terra, a una storia e a una cultura che è da sempre stata e per sempre sarà faro di civiltà in Europa e nel mondo. Non vi permetteremo di spegnere questa luce.”