Lista dei filo-putiniani, Gabrielli: “basta sospetti infamanti”

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti Franco Gabrielli prende posizione dopo le polemiche dei giorni scorsi relative a una presunta indagine del Comitato parlamentare per la sicurezza, per individuare i parlamentari, opinionisti, manager e giornalisti vicini alle posizioni del leader russo Vladimir Putin, emersa da un articolo del ‘Corriere della Sera’.

“Il perdurare di una campagna diffamatoria circa una presunta attività di dossieraggio da parte della comunità di intelligence (in realtà inesistente), mi ha convinto a chiedere al Dis di declassificare il tanto evocato ed equivocato Bollettino sulla disinformazione che avrebbe ispirato il noto articolo apparso sul Corriere della sera”, dice Gabrielli. “Auspico che la sua lettura integrale, al di là di strumentali veicolazioni parziali- aggiunge- faccia comprendere la reale finalità della sua collazione, in linea con le sollecitazioni dell’Unione Europea, da ultimo con la decisione del Parlamento Europeo del marzo scorso, e porti alla definitiva cessazione di ogni infamante sospetto sull’attività dell’Intelligence nazionale o su fantomatici indirizzi governativi volti a limitare il diritto di informazione, da me, in più circostanze, evocato come vero ed efficace antidoto alla disinformazione”.

GABRIELLI: “NESSUN DOSSIER SERVIZI, CAMERE SEMPRE INFORMATE”

“Il Bollettino, come già anticipato, compendia l’attività di uno specifico tavolo creato nel 2019, coordinato dal Dis e al quale partecipano, oltre ad Aise e Aisi, l’ufficio del consigliere militare del presidente del Consiglio, il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, i ministeri dell’Interno e della Difesa. Di recente è stato esteso al Dipartimento dell’informazione e dell’editoria della presidenza del Consiglio dei ministri, al Mise, all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e all’Agcom. Di ciò è dato conto in tutte le relazioni periodiche al Parlamento. Tale Bollettino riguarda un’analisi del fenomeno basata unicamente su fonti aperte e non contiene, considerata la fisiologica diffusione, alcun elemento proveniente da attività di intelligence”, aggiunge Gabrieli.

DIENI: “BENE DESECRETAZIONE DOCUMENTO DI DISINFORMAZIONE”

“Accolgo con favore la notizia della volontà di desecretare il documento di monitoraggio sullo stato della disinformazione pervenuto al Copasir lunedì 6 giugno. Solo là trasparenza consente di eliminare tutti i sospetti di dossieraggi posti in essere dai servizi con l’avallo del Copasir”. Lo ha detto la vicepresidente del Copasir, Federica Dieni. “Poiché è un documento innocuo relativo ad una semplice attività di monitoraggio ritengo che sia il passo migliore per far cessare tutte le accuse rivolte ad apparati statuali”, ha concluso la deputata 5 Stelle.

(Dire)

Redazione

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