Il M5S di Conte ha toccato il fondo. Adesso può risalire (magari con Landini) o scavare
Il giorno dopo l’addio di Luigi Di Maio e della grossa pattuglia di parlamentari che si son messi in cammino ‘Insieme per il futuro‘, per il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte è tempo di fare i conti con la nuova e assai dura realtà.
Anche Conte, prima avvocato dei ceti abbienti e poi avvocato del popolo, trovato all’ultimo istante per fare il presidente del Consiglio, si è ritrovato sul podio dei più applauditi soprattutto grazie al Covid, che terrorizzò tutti e, come accade in questi casi, a quel punto ci si aggrappa ai governanti.
Che fare? Forse al premier Draghi conviene anticipare la Manovra, non facendola arrivare a fine anno quando saremo nel pieno della campagna elettorale con gli appetiti dei partiti al massimo. Subito dopo, visto il marasma politico che non può che aumentare e sperando che a quel punto il Covid si sia indebolito al massimo, si potrebbe pure arrivare ad una crisi politica con elezioni a marzo.
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(Dire)