Maturità, studenti soddisfatti: tracce interessanti, ma avremmo preferito solo orale

Tornare a impugnare la penna, riflettere, scrivere. Dopo due anni di prove solo orali, per i maturandi del 2022 oggi è il giorno della prima prova scritta: il tema di italiano che non veniva svolto dall’estate del 2019. Ma anche se sono in pochi ad aver scelto di indossare la mascherina – solo raccomandata per gli Esami di Stato – il Covid è ancora una ferita aperta.

“Dopo due anni con il Covid, avremmo preferito un esame diverso, specie per quanto riguarda le prove scritte perchè non c’è stato modo di esercitarsi sui testi”, dice uno studente del liceo ginnasio ‘Tasso’ di Roma. Ma per Pietro, invece, “era giusto che si tornasse agli esami scritti, anche se con tutte le difficoltà”. Le tracce proposte dal ministero sono state apprezzate da quasi tutti gli studenti. Tra le più gettonate, l’analisi del testo di Verga e il testo di Luigi Ferrajoli, ‘Perché una Costituzione della Terra?’, che dava agli studenti la possibilità di confrontarsi sul tema della pandemia e dei suoi effetti economici e sociali.

“É stata una prova interessante, le tracce erano molto belle- dice Chiara, studentessa del liceo scientifico ‘Righi’ di Roma- ci tenevamo a fare questo esame, per noi è un segno di crescita personale”. Anche per Andrea, “i temi erano molto attuali e le tracce abbastanza semplici. La mia scelta è ricaduta sul testo di Vera Gheno e Bruno Mastroianni sui social network e l’importanza e i rischi del web. Ne avevamo parlato in classe nell’ambito dell’educazione civica”.

Secondo uno studente, i “due anni di Covid hanno influito molto sulla didattica: i docenti si sono ritrovati a recuperare il programma dello scorso anno, quindi non siamo riusciti a fare tutto il programma bene”. In molti quindi avrebbero preferito che anche quest’anno, come i due precedenti, ci fosse un’unica prova orale e non due prove scritte più il colloquio. D

omani, la seconda prova scelta però dalla commissione interna. “Siamo agitati per la prova di matematica- dicono alcuni studenti del ‘Righi’- ma anche sereni, perchè a prepararla sarà il nostro docente”. Mascherina bassa per quasi tutti i maturandi. “Alcuni hanno messo la chirurgica, ma la maggior parte di noi ha scelto di non metterla- dice un ragazzo fuori dai cancelli- Avevamo le finestre aperte e c’era distanza tra i banchi. Ci siamo sentiti sicuri di poterle abbassarle”.

(Adi/ Dire)

Redazione

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