Roaming senza costi aggiuntivi per viaggiare in Europa: c’è la proroga
Domani, 1º luglio 2022, entra in vigore il nuovo regolamento europeo sul roaming migliorato, gratuito già dal 2017. Il regolamento proroga fino al 2032 il roaming a tariffa nazionale, ossia il regime grazie al quale i viaggiatori nell’UE e nel SEE (Spazio economico europeo) possono effettuare chiamate, inviare messaggi e navigare in internet all’estero senza costi aggiuntivi.
Qualità garantita; no ‘trappole’ per costi occulti (come capita su alcuni traghetti) con stop alla soglia dei 50 euro; maggiori informazioni e minori costi per chiamate all’helpdesk; 1 euro/GB dal 2027 in poi per i servizi dati e 0,019 euro/min dal 2025 in poi per le chiamate vocali: questi alcuni dei punti principali del regolamento. Le nuove norme apporteranno inoltre “notevoli vantaggi ai cittadini e alle imprese dell’UE- segnala una nota da Bruxelles- che beneficeranno di una migliore esperienza di roaming, con una qualità di servizio mobile all’estero identica a quella di cui dispongono nel proprio paese”.
Le nuove norme migliorano inoltre “l’accesso alle comunicazioni di emergenza in tutta l’UE e garantiscono informazioni chiare sui servizi che possono essere soggetti a costi aggiuntivi”. I consumatori avranno ora diritto “a una qualità di internet mobile all’estero identica a quella di cui dispongono nel proprio paese”, segnalano dalla Commisisone. Gli operatori che forniscono servizi mobili “dovrebbero garantire che i consumatori abbiano accesso all’uso delle reti 4G, o delle più avanzate reti 5G, se queste sono disponibili nella destinazione in cui si trova il consumatore”. I consumatori “dovrebbero poter reperire informazioni sulla disponibilità della rete nei loro contratti di servizi mobili e sui siti web degli operatori”.
Il regolamento Ue sul roaming punta a evitare costi occulti inaspettati. Quando i consumatori viaggiano in aereo o in nave, infatti, i telefoni cellulari possono collegarsi automaticamente alla rete di bordo, fornita da satelliti. Con il regolamnto “l’utilizzo di servizi di connessione mobile forniti da reti non terrestri può essere soggetto a sovrapprezzi molto elevati” e le nuove norme sul roaming “impongono agli operatori di tutelare i loro consumatori e di informarli qualora i loro telefoni passino a reti non terrestri”. Gli operatori “dovrebbero inoltre interrompere automaticamente i servizi mobili qualora i costi per l’utilizzo di servizi mobili su reti non terrestri raggiungano 50 euro o un altro limite predefinito”. Gli operatori possono anche offrire servizi aggiuntivi, come la possibilità di rinunciare al roaming a bordo di aerei e navi. I consumatori “dovrebbero poter prendere decisioni informate circa l’utilizzo di servizi che potrebbero esporli a costi aggiuntivi”.
Quando si viaggia all’estero, le chiamate agli helpdesk di assistenza clienti, delle compagnie di assicurazione e delle compagnie aeree o l’invio di SMS per partecipare a concorsi o eventi “possono comportare costi più elevati rispetto a quelli nazionali”. Gli operatori invece “devono assicurarsi di fornire ai consumatori informazioni sui tipi di numeri telefonici che possono comportare costi aggiuntivi quando i consumatori li chiamano o vi accedono dall’estero”. Gli operatori dovrebbero informare i consumatori nei contratti di servizio e tramite messaggi SMS automatici inviati quando si attraversa la frontiera con un altro paese dell’UE.
Il nuovo regolamento europeo sul roaming riduce le tariffe all’ingrosso, ossia i costi che gli operatori sostengono per l’utilizzo di reti all’estero al fine di fornire servizi ai loro clienti quando questi ultimi si trovano all’estero. I massimali all’ingrosso sono fissati a livelli tali da garantire che gli operatori possano sostenere e recuperare i costi della fornitura di servizi di roaming ai consumatori a tariffe nazionali. Per i servizi di dati, il nuovo regolamento fissa i seguenti massimali all’ingrosso: 2 euro/GB nel 2022; 1,8 euro/GB nel 2023; 1,55 eueo/GB nel 2024; 1,3 eueo/GB nel 2025; 1,1 euro/GB nel 2026 e 1 euro/GB dal 2027 in poi. Per le chiamate vocali: 0,022 euro/min nel 2022-2024 e 0,019 euro/min dal 2025 in poi; Per gli SMS: 0,004 euro/SMS nel 2022-2024 e 0,003 euro/SMS dal 2025 in poi.
“La riduzione delle tariffe all’ingrosso comporta benefici per i consumatori- segnala la Commissione- perché dovrebbe far sì che tutti gli operatori siano in grado di proporre offerte di roaming competitive in linea con il principio del roaming a tariffa nazionale. Le nuove norme sul roaming garantiscono poi che i cittadini siano a conoscenza del numero unico di emergenza europeo 112, che possono utilizzare ovunque nell’UE per contattare i servizi di emergenza. Entro giugno 2023 gli operatori dovrebbero inviare messaggi automatici ai loro clienti che viaggiano all’estero per informarli sulle modalità alternative disponibili per contattare i servizi di emergenza, ad esempio tramite app o servizi di testo in tempo reale. I cittadini che non sono in grado di effettuare chiamate vocali possono utilizzare queste modalità alternative.
Con il regolamento europeo sul roaming “abbiamo tutti beneficiato del roaming a tariffa nazionale- dice Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commisisone Ue per Un’Europa pronta per l’era digitale- Possiamo effettuare chiamate, inviare messaggi e utilizzare internet senza costi aggiuntivi quando viaggiamo nell’UE. Si tratta di un vantaggio molto tangibile del nostro mercato unico europeo. La proroga di queste norme manterrà competitivi i prezzi tra operatori e permetterà ai consumatori di continuare a beneficiare di servizi di roaming gratuiti per i prossimi dieci anni”. “Vi ricordate quando dovevamo disattivare i dati mobili durante i viaggi in Europa per evitare di ritrovarsi con bollette esorbitanti dovute al roaming?- ricorda Thierry Breton, Commissario europo per il Mercato interno- La situazione è cambiata e vogliamo che resti così per almeno i prossimi 10 anni. Velocità più elevata e maggiore trasparenza: continuiamo a migliorare la vita dei cittadini dell’UE”.
Grazie al regolamento dell’UE sul roaming, dal 2017 i cittadini usufruiscono del roaming gratuito per effettuare chiamate, inviare messaggi e usare dati mobili all’estero nell’UE senza costi aggiuntivi. Da un riesame delle norme è emerso come vi fossero margini di miglioramento. Nell’ultimo Eurobarometro del febbraio 2021, il 33% dei rispondenti che ha viaggiato all’estero ha dichiarato di aver avuto accesso a una velocità di connessione a internet ridotta rispetto a quella solitamente offerta nel proprio paese e il 28% ha affermato di aver avuto accesso a uno standard di rete inferiore all’estero (ossia una rete 3G invece di 4G). Inoltre, secondo uno studio realizzato dal Centro comune di ricerca, il 25% dei clienti ha constatato almeno una volta una peggiore qualità del servizio in roaming rispetto a quella del proprio paese, anche se le condizioni della rete avrebbero potuto offrire una qualità migliore. Dal momento che la scadenza del precedente regolamento sul roaming era prevista per il 30 giugno 2020 e per far sì che tutti gli utenti di internet e telefonia mobile potessero continuare a connettersi senza costi aggiuntivi durante i viaggi tra gli Stati membri, nel febbraio 2021 la Commissione europea ha proposto un nuovo regolamento sul roaming migliorato. Il regolamento entra in vigore domani, 1º luglio.
(Ran/Dire)