(VIDEO) De Luca tra polemica e ironia: “Panorama politico simile a un pollaio”
“Sui temi bisogna dare risposte concludenti, dare due o tre proposte, non mille. La politica è fatta anche di simboli. Credo sia necessario un chiarimento sui temi nell’ambito del centrosinistra, ma questo vale anche per il centrodestra. Ormai il panorama politico italiano assomiglia a un pollaio, è una balcanizzazione di tutti. Avremo bisogno di semplificare molto il quadro politico del Paese se vogliamo convincere i cittadini a partecipare”. La pensa così il governatore Pd della Campania Vincenzo De Luca, interpellato dai cronisti, a margine di una conferenza stampa in Regione, sull’esito delle elezioni comunali di domenica 12 giugno.
“I risultati sono andati bene in Campania – sottolinea – ma abbiamo tuttavia sullo sfondo grandi incognite che riguarderanno sia la ripresa economica dopo quest’estate sia i problemi sanitari”. “Il futuro dell’asse progressista Pd-M5s? Non lo so – risponde De Luca -. Io credo che la cosa importante sia chiarire le posizioni, i programmi, spiegare ai cittadini cosa si vuole fare. Continuo a ritenere che su alcuni temi non ci sia chiarezza da parte del centrosinistra. Il tema della sicurezza non è affrontato, così come il tema del lavoro al Sud e quello della sburocratizzazione radicale”.
“REFERENDUM ESPERIENZA DEMENZIALE, CITTADINI PENSANO AD ALTRO”
“Un flop? Io mi aspettavo anche di peggio. In genere quando si arriva a questi risultati non mi meraviglio di quelli che non sono andati a votare, ma mi meraviglio di quelli che ci sono andati. È stata una cosa un po’ demenziale”. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca commenta con ironia l’esito dei referendum sulla giustizia. “Io sono andata a votare, fedele nei secoli agli obblighi democratici, ma – osserva il governatore – trovarmi nelle mani questi cinque lenzuoli, queste cinque schede, e doverle aprire una a una, poi richiuderle… Mi mettevo nei panni di una persona di una certa età, ma si può essere così deficienti? Dobbiamo capire che questi strumenti di partecipazione diretta vanno gestiti in maniera seria, civile, efficiente. Si fa un quesito alla volta, chiaro, e si chiamano i cittadini a partecipare”.
Per De Luca alla vigilia delle elezioni referendarie “non c’è stato il clima, la partecipazione giusta. I cittadini – avverte – sono distratti da altre questioni, non solo dalle guerre, dai conflitti, ma dai problemi sociali che cominciano a mordere sulla carne viva delle famiglie, dei lavoratori, dei pensionati. La testa della gente è spostata su questi problemi di sopravvivenza”.
(Dire)