Aversa. AIFVS: “migliorare le condizioni del cimitero”
«Ringraziamo il sindaco di Aversa, Alfonso Golia, il vice sindaco con delega alle strisce blu, l’assessore Francesco Sagliocco con delega Cimitero e tutti gli altri assessori e consiglieri del comune di Aversa che si sono impegnati per eliminare le strisce blu davanti al Cimitero». A parlare è Alberto Pallotti, presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Odv (AIFVS).
Era il 1° novembre scorso quando al cimitero di Aversa, in seguito ad una segnalazione fatta da Ciaramella, giunse una troupe della trasmissione “Mi Manda Rai Tre” per realizzare un servizio sul problema dei parcheggi a pagamento.
La segnalazione e la raccolta firme avviata da Ciaramella e dal comitato Rinascita del Cimitero e ai suoi portavoce, Nicola Nardi e Domenico Capone, hanno raggiunto, dopo alcuni mesi, un importante risultato, cioè l’emanazione di una delibera, da parte dell’amministrazione comunale aversana, che elimina le strisce blu davanti al Cimitero.
L’AIFVS e il Comitato Rinascita del Cimitero esprimono la loro soddisfazione per la decisione comunale e ringraziano tutta l’amministrazione, anche se «sono ancora molte le cose da fare. Sappiamo, infatti, che sono stati eseguiti lavori sull’impianto di illuminazione, ma solo alcuni viali sono stati messi in sicurezza – spiega il vicepresidente Biagio Ciaramella -. Come Associazione vigileremo affinché le condizioni del Cimitero migliorino. Ci sono purtroppo altri problemi, tra cui quello dell’asfalto e dei loculi, che speriamo venga risolto prima che inizi la stagione delle piogge: l’acqua potrebbe penetrare all’interno delle nicchie. Sappiamo che il personale in servizio è ridotto, per questo invitiamo il Comune a impiegare delle persone per tagliare l’erba ed eseguire lo spazzamento. Questo non vuole essere un richiamo da parte nostra al Comune, ma solo un’attenzione particolare dell’Associazione per rendere un servizio a tutti i cittadini. Le persone che pagano i tributi devono poter avere i servizi necessari».