Aversa. Golia e ‘non mi vendo’, D’Angelo: “Si è ‘venduto’ il 23 dicembre 2020”
Un lungo post della consigliera Eugenia D’Angelo commentando – punto per punto – il post del sindaco Alfonso Golia intitolato ‘Io non mi vendo‘.
Ecco il testo integrale della consigliera D’Angelo:
Un paio di giorni fa il Sindaco Golia ha pubblicato questo post “IO NON MI VENDO”. Qualche maligno causticamente ha osservato che non avrebbe neanche il “fisico” per farlo ma noi siamo politically correct e queste cose non le diciamo.Diciamo però che, forse, il Sindaco, lui, NON SI VENDE ma HA VENDUTO E STA VENDENDO PEZZI DELLA CITTÀ DI AVERSA.– STADIO BISCEGLIA in gestione ad un’associazione di Caserta per € 20.000 annui;– PALAJACAZZI in gestione per € 36.000 annui ad amici degli amici;– STRISCE BLU dappertutto, quasi quasi pure sui sagrati delle chiese, con forti perplessità circa il rispetto delle condizioni contrattuali;– SOGERT appalto per la riscossione dei tributi su cui gravano ombre di inadempimenti contrattuali;– 40.000 mq (ex zona PIP) ceduta all’Università a totale completamente gratuita, nonostante non ci siano soldi neanche per un giardiniere;– PROROGHE DEGLI APPALTI A COOPERATIVE SOCIALI INQUISITE DALLA DDA: proroghe concesse, quasi sempre, senza alcuna procedura MEPA, mai revocate anche dopo esposti specifici sulla questione;– CONCORSO PER BEN DUE DIRIGENTI (costo al massimo per € 120.000 ognuno) senza preoccuparsi della necessaria e preventiva assunzione, con le stesse risorse economiche, di figure B, C, indispensabili per far fronte alle esigenze dei cittadini (stato civile, anagrafe, urbanistica, politiche sociali, ecc);– PUC nel quale il consumo di “suolo zero” pare debba diventare una chimera, nonostante una delibera di Giunta Municipale;– INCARICHI DI PROGETTAZIONE ad amici di consiglieri ed assessori di maggioranza;– PROROGA DELL’APPALTO PER LA MENSA SCOLASTICA (appalto di 2 milioni di €) su cui torneremo a breve e analiticamente;– PERMESSI A COSTRUIRE che ledono la unicità e la bellezza del centro storico;e tanto, tanto altro.
Il Sindaco, invece di postare un manifesto digitale in cui scrive “IO NON MI VENDO” dovrebbe fare un lungo ragionamento su cosa ha venduto il 23 dicembre 2020 quando ha scelto di non dimettersi e di non ripresentarsi agli Aversani per essere giudicato, nel bene e nel male, dai suoi elettori.