Ad Aversa la prima assemblea del partito Popolare Riformista Liberale
Nel tardo pomeriggio di venerdì scorso, nella Sala convegni dell’Hotel Artemide di Aversa, si è tenuta la Prima Assemblea del Partito popolare Riformista Liberale.
Tema dell’incontro: “L’urgenza di un Partito Popolare di Centro nel contesto politico attuale, a distanza di trenta anni da Tangentopoli”. Moderatore dell’incontro, l’Avv. Generoso di Biase.
Numerosi i presenti e, tra questi, figure di primo piano dell’imprenditoria, della politica e del mondo delle professioni.
Hanno aderito al progetto, costituendo la prima Segreteria Provinciale: Matteo Signorino (Segretario Provinciale); Dott. Luca Negrone; Arch. Salvatore Sabbatino; Ing. Nicola Carputo; Francesco Giuliano; Dott. Antonio Urcioli.
Ha preso la parola ed esposto con grande efficacia, il primo relatore, il Sig. Matteo Signorino, organizzatore della riunione, noto imprenditore, che vede in Toscana principale sede della propria attività commerciale, ma, da uomo del Sud, è sempre molto attento alle vicende del suo meridione. Senza parole altisonanti, ha dato una visione della situazione imprenditoriale, molto realistica, evidenziando le criticità, acuite dal susseguirsi delle crisi che affliggono il nostro Occidente, non arginate da un’efficacia strategica messa in atto dalla politica in questi ultimi anni, in particolare da politici, al momento, nascosti dalle ali del prestigio internazionale di cui gode il Nostro Presidente del Consiglio. Illuminante l’esempio di un’incapacità di fronteggiare aumenti dei prezzi, per un difetto, si ribadisce, di una strategia coerente e moderna di sviluppo imprenditoriale.
Di alto spessore, professionale e culturale, l’intervento dell’Avv. Antonio Motti, che, da anni, inanella successi professionali contro gli Istituti bancari, i cui vantaggi, goduti nell’attuale nostro ordinamento processuale, sono noti a tutti. Anch’essi contribuiscono a creare impossibili e spesso ingiustificate strozzature alle attività imprenditoriali, ancor di più del nostro Sud.
Lasciata per ultima la parola al Presidente Giuseppe Gargani. Figura politica di alto profilo, sin dalla Prima Repubblica.
Altissime le vette, come si aspettavano molti dei presenti che avevano già avuto modo di ascoltarlo in precedenti occasioni, raggiunte dal discorso pronunciato dal Presidente, vera anima di questa nuova idea politica, di questo nuovo partito. Nuovo, perché non si tratta di un’operazione nostalgica, come ha avuto modo di riferire il senatore Gargani, non di un ritorno al passato, bensì di un riallacciare i fili della storia, recisi ingiustamente da un tanto improprio quanto cruento intervento della magistratura, i cui spazi nella vita del nostro paese, negli ultimi trent’anni, si sono esageratamente amplificati a tutto danno dei cittadini e della stessa magistratura e a discapito degli altri poteri dello Stato. Il nostro Paese, continua il Presidente Gargani, ha necessità di partiti. L’esperimento dell’uomo forte, che ha affascinato i movimenti politici negli ultimi decenni, è, come ampiamente previsto dallo stesso relatore, in tempi non sospetti, miseramente franato. Lega e Movimento 5 stelle frantumati da una mancanza di visione e di progettualità politica. In questo contesto, vi è l’urgenza nell’interesse della comunità, che si presenti sulla scena politica un Partito come il Partito Popolare Riformista Liberale.
Scrosciante l’applauso finale che ha salutato l’intervento dell’ideatore del nuovo Partito, che, ancora una volta, ha dato prova di acume politico e capacità oratoria, merce sempre più rara sul proscenio della politica italiana, e che ha salutato la platea, invitandola a settembre, perché si dia inizio alla vera scesa in campo, con un impegno fattivo e di presenza da parte del Partito alle prossime amministrative.