Mondiale 82, il telefono di Pablito squilla ancora: “sei il nostro eroe”

Paolo Rossi se ne è andato alla fine del 2020, ma il suo telefonino è stato lasciato attivo e così a 40 anni dalla vittoria nel Mundial di Spagna 1982 sono una “valanga” i messaggi d’affetto che continuano ad arrivare.

Primi fra tutti, nel giorno della finale del Bernabeu, quelli sulla chat dei campioni.

“Tanti cuori per ricordare Paolo, Gaetano Scirea ed Enzo Bearzot che non ci sono più” ha rivelato all’ANSA Federica Cappelletti, la moglie di Paolo Rossi. Ѐ  stata lei, giornalista perugina, a volere che il telefono di Pablito non venisse disattivato.

“In questi giorni – dice – sono tantissimi che chiamano e mandano messaggi, come fanno nel giorno del suo compleanno e nelle altre ricorrenze. Sanno che dall’altra parte ci sono io ma per loro è come se ci fosse Paolo. Ed è bellissimo”.

“Grazie Paolo, rimani sempre il mio eroe” ha scritto un tifoso. “Grazie ancora” il messaggio di un altro.

Per Federica e le sue due figlie oggi ma anche le ultime settimane è stato “come vivere un mondiale che non c’è. Sono giorni pieni di emozioni – rivela -. Per noi è un onore rappresentarlo in giro per l’Italia – ha aggiunto – perché in noi vedono lui. Ma c’è anche rabbia perché Paolo poteva essere qui con noi. Avrebbe risposto a ogni singolo messaggio e a ogni telefonata. Avremmo festeggiato tutti insieme il titolo di campione del mondo che ottenne 40 anni fa diventando capocannoniere”.

Nella casa di Paolo Rossi, nella campagna toscana, Federica e le figlie hanno seguito in tv tutte le partite del Mundial che sono state riproposte e gli speciali su quell’impresa. In me e nelle bambine c’è un misto di dolore e di orgoglio. Come – ha concluso Federica Cappelletti – gli occhi lucidi ma fieri che avevamo tutti noi stamattina”.

(ANSA)

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Redazione

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