Omicidio Cerciello, per il militare della foto di Hjorth solo processo ordinario
“Apprendiamo con cauta soddisfazione l’esito del ricorso presentato dal collega che inviò in una chat WhatsApp la foto di Natale Hjorth bendato, accusato con Helder Lee dell’omicidio del Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega. Il collega non sarà sottoposto anche a procedimento militare, come invece l’Arma aveva preteso. Si tratta di un passo in avanti importantissimo che come Nuovo Sindacato Carabinieri abbiamo atteso dal primo istante e che vede riconosciuti i diritti dei Carabinieri che operano nelle grandi città con estrema difficoltà e in condizioni difficili”. Lo dichiara Sabatino Mastronardi, Segretario Regionale Lazio del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).
“Pur stigmatizzando il gesto, maturato nelle fasi appena successive al fermo dei due cittadini statunitensi, siamo certi che il collega, il quale non ha bendato il ragazzo, saprà spiegare in aula che ha solamente divulgato la foto in una chat interna tra colleghi e non alla stampa. Sarebbe anzi interessante conoscere se sia stata appurata la responsabilità di chi materialmente ha diffuso la foto oggetto del processo. Giustamente ne risponderà esclusivamente davanti a un tribunale ordinario e non sarà processato da un tribunale militare; circostanza che sicuramente avrebbe in maniera piuttosto pesante compromesso la situazione e la carriera di un collega che ha nella sua storia professionale tantissimi riconoscimenti per le sue capacità professionali. Parliamo – conclude Mastronardi – di un vero Carabiniere, con 11 encomi solenni per aver sventato rapine con ostaggi completamente solo, nonché padre di 5 figli, sicuramente non alle prime prese e non sprovveduto. Siano sicuri, come sempre, che la magistratura saprà fare luce sulle varie situazioni, prendendo le giuste decisioni, una volta considerati tutti gli aspetti” .