Prelievi d’acqua abusivi e pozzo non autorizzato: in azione i Carabinieri Forestale
In coincidenza di una stagione estiva caratterizzata da alte temperature e da significativa siccità, fattori che causano carenza idrica con conseguente stato di emergenza, i militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Salerno pongono particolare attenzione, nello svolgimento dei servizi a controllo e tutela delle matrici ambientali, allo sfruttamento dei corsi d’acqua e delle falde acquifere.
Lungo le sponde del fiume Picentino, nel tratto in cui attraversa il comune di Giffoni Sei Casali, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Cipriano Picentino hanno scoperto 2 punti di prelievo abusivi; l’acqua veniva prelevata con due pompe autoadescanti alimentate da motori a scoppio, apparecchiature mobili corredate di tubazioni di distribuzione ed utilizzata per scopi irrigui. I militari hanno provveduto ad individuare l’utilizzatore dei dispositivi ed a contestare illeciti amministrativi per un importo fino a 40.000 euro.
I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Sarno, nel corso di un controllo finalizzato a verificare la regolarità delle emissioni in atmosfera in una cava di estrazione, hanno scoperto un pozzo di emungimento acqua attivo ma non autorizzato e privo di contatore di portata. Hanno quindi proceduto a porre sotto sequestro amministrativo il pozzo e notiziato la competente Autorità Amministrativa per le verifiche del caso.
Le captazioni non autorizzate, prive quindi di contatori e di studi sulle portate, non consentono il monitoraggio e il controllo del deflusso minimo vitale, ossia la quantità di acqua minima in grado di garantire la naturale integrità ecologica ed il perdurare di un corso d’acqua superficiale o sotterraneo e quindi il limite minimo oltre il quale non si devono effettuare ulteriori prelievi.