(VIDEO) L’edizione settimanale del TG Sanità: vaccini covid, mascherine, epatite c, tumore prostata

Il TG Dire Sanità e Salute a cura della redazione giornalistica dell’Agenzia Dire.

Ecco i titoli:

COVID. SPERANZA: PREPARARCI A CAMPAGNA VACCINAZIONE AUTUNNALE

Il Covid è una “sfida aperta” e “dovremo prepararci per una campagna di vaccinazione in autunno che deve vederci ancora protagonisti, chiaramente con vaccini adattati alla nuova variante”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo al 25esimo Congresso nazionale del sindacato Anaao Assomed, che si è svolto la settimana scorsa a Napoli. “Dobbiamo avere ancora un atteggiamento di consapevolezza e prudenza- ha aggiunto il ministro- Anche se siamo in un tempo nuovo, i numeri di questi giorni dimostrano che siamo ancora dentro la sfida del Covid-19”.

COVID. COSTA: POSITIVI ASINTOMATICI DEVONO POTER USCIRE DI CASA, MA CON MASCHERINA

“Se vogliamo arrivare a convivere con il virus, io credo che un positivo asintomatico possa uscire di casa, magari con la mascherina”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ospite di ’24 Mattino’, contenitore di Radio 24. “Altrimenti- ha spiegato Costa- il rischio potrebbe essere, di fronte a un incremento importante di contagi, di ritrovarci senza saperlo in un nuovo lockdown e di bloccare il Paese, perché già oggi sono centinaia di migliaia i cittadini isolati in casa asintomatici e positivi“. Secondo il sottosegretario, in ogni caso, “ci vuole prudenza”.

TUMORE PROSTATA. FARMACO APALUTAMIDE RIMBORSABILE, ALTERNATIVA A CHEMIO

Una nuova speranza nella lotta al tumore alla prostata. È stata infatti approvata da Aifa la rimborsabilità di Apalutamide, farmaco antitumorale in compresse inibitore del recettore degli androgeni, sviluppato da Janssen. Già rimborsato nel carcinoma prostatico resistente alla castrazione non metastatico, Apalutamide è ora disponibile anche per gli uomini con carcinoma prostatico metastatico sensibile agli ormoni, in combinazione con terapia di deprivazione androgenica. Il funzionamento del farmaco e i risultati delle sperimentazioni sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa a Milano.

TUMORI. I-COM: INVESTIRE SU DIAGNOSI PRECOCE E TERAPIE MIRATE

Puntare sulla prevenzione oncologica come strategia di salute pubblica di lungo periodo, supportare campagne mirate di informazione, investire nella diffusione della diagnostica avanzata. Sono alcune riflessioni che emergono dal Policy Brief realizzato dall’Istituto per la Competitività, insieme a Sanofi, nell’ambito del progetto ‘Prevenzione e gestione del paziente oncologico’, che ha l’obiettivo di accendere un faro sull’importanza di garantire un accesso equo e precoce alla diagnosi e alle cure nei casi di tre patologie oncologiche: il carcinoma cutaneo non melanoma, il tumore polmonare e quello mammario. Lo studio è stato presentato la settimana scorsa nella sala Caduti di Nassiriya del Senato.

EPATITE C. IN PIEMONTE AVVIATI SCREENING IN AMBULATORI SER.D.

“Sono diversi i Ser.D. del Piemonte che hanno avviato lo screening per l’epatite C nei propri ambulatori”. Lo ha fatto sapere il dottor Liborio Martino Cammarata, direttore del Dipartimento Patologia delle Dipendenze Piemonte Nord-Est, intervenuto in occasione del corso di formazione Ecm sulla gestione dei tossicodipendenti con epatite C, organizzato dal provider Letscom E3 con il contributo incondizionato di AbbVie. Il corso rientra nell’ambito di ‘Hand’, il progetto di networking a livello nazionale patrocinato da quattro società scientifiche (SIMIT, FeDerSerD, SIPaD e SITD).

EPATITE C. OSPEDALE DI RIETI SVILUPPA IL PIANO DI SCREENING

E intanto l’Ospedale di Rieti ha sviluppato un piano di screening per l’epatite C, volto a far emergere tutta quella parte di sommerso che ancora c’è nell’ambito delle infezioni da HCV. Se n’è parlato nel corso della tappa laziale di Hand. “A livello locale la nostra azienda si sta adoperando per attuare le indicazioni poste dalla Regione- ha fatto sapere il dottor Mauro Marchili, responsabile dell’UOSD Malattie Infettive dell’Ospedale di Rieti- ovvero essenzialmente lo sviluppo di un Piano di screening, la realizzazione di un gruppo di lavoro, di un Piano attuativo aziendale e quindi l’intervento sulle popolazioni individuate, che sono i tossicodipendenti, i detenuti e la fascia di popolazione nata tra il 1969 e il 1989”.

(Dire)

Redazione

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