(VIDEO) Morte David Rossi, il dirigente Mps si lasciò cadere
“Tra le varie ipotesi” sulla morte di David Rossi “la più compatibile” fatta attraverso una simulazione con manichini antropomorfi virtuali “è quella riferibile a un gesto anti-conservativo in cui il dott. Rossi, cosciente, si tiene a penzoloni fuori dalla finestra, aggrappato alla barra di protezione con entrambe le mani e infine si lascia cadere nel vuoto sottostante“. È quanto dice Sergio Schiavone, comandante del Ris dei carabinieri, illustrando una parte dei risultati della maxi-perizia affidata ai reparti speciali dell’Arma e ad un collegio medico legale dalla Commissione d’inchiesta parlamentare sulla morte dell’ex capo comunicazione di Monte Paschi di Siena che, la sera del 6 marzo 2013, precipitò dalla finestra del suo ufficio nel pieno della bufera giudiziaria che aveva investito i vertici della banca senese.
LA MAXI-PERIZIA SULLA MORTE DI DAVID ROSSI
Si tratta di una maxi-perizia di 930 pagine, ha spiegato durante la conferenza stampa a Palazzo San Macuto il presidente della Commissione, Pierantonio Zanettin. “Il risultato di tutto questo lavoro – ha sottolineato – “è assai imponente ma oggi ne faremo una sintesi perché sono quasi mille pagine complessivamente, più gli allegati con copie forensi degli apparati tecnico-informatici su supporto digitale per circa un terabyte, quindi è materiale assai imponente. Voglio ringraziare tutti i corpi speciali dei carabinieri, Ris, Ros e Racis per il lavoro imponente svolto e la collaborazione”.
Zanettin ha precisato che durante la conferenza non sono state previste domande dai giornalisti “anche per una espressa richiesta dal Corpo dell’Arma dei Carabinieri” ma a tutta la stampa presente è stata fornita una sintesi della relazione autorizzata.
Dopo l’introduzione di Pierantonio Zanettin, il rappresentante del Ris ha mostrato e spiegato i filmati girati durante la simulazione che mostrano la caduta di David Rossi realizzata con i manichini virtuali precisando che “gran parte del complesso lesivo rilevato sul corpo è compatibile con le modalità di precipitazione” simulate.
Il Colonnello Sergio Schiavone dice: “Sostanzialmente noi abbiamo ipotizzato due moti di precipitazione, un moto di precipitazione del corpo a candela e un moto di precipitazione con scorrimento sulla sbarra. Queste le ipotesi fatte nei quesiti che ci sono stati posti” dalla Commissione d’inchiesta.
LE SIMULAZIONI AL SOFTWARE
Il comandante del Ris aggiunge: “Abbiamo realizzato quindi delle simulazioni con manichini antropomorfi virtuali utilizzando un software, assistiti dal Dipartimento di ingegneria meccanica aerospaziale dell’Università La Sapienza di Roma con i quali abbiamo simulato le condizioni di caduta. Le conclusioni sono state riportate non solo in formato discorsivo, da cui il volume consegnato alla Commissione, ma anche attraverso dei video con simulazione dei manichini antropomorfi virtuali dai quali si evince che, tra le varie ipotesi di caduta proposte tra i quesiti della Commissione la dinamica piu’ compatibile è quella riferibile a un gesto anti-conservativo in cui il dott.Rossi, cosciente, sottolineo questo aspetto, si tiene a penzoloni fuori dalla finestra, aggrappato alla barra di protezione con entrambe le mani, e la punta dei piedi e le ginocchia poggiate verso il muro e infine si lascia cadere nel vuoto sottostante rivolgendo la parte anteriore del corpo verso il Palazzo“.
“ALTRE DINAMICHE NON COMPATIBILI CON LA CADUTA DEL CORPO”
Schiavone osserva che “la posizione finale del corpo e anche l’effetto prodotto sul corpo quando questo impatta a terra sono veramente molto simili a quello che effettivamente è accaduto, non sono identici perché si tratta di una ricostruzione”. Il capo dei Ris conclude: “Le altre ipotesi relative alla presenza di terzi che spingono o lasciano cadere il corpo inanimato del dott. Rossi producono dinamiche di caduta non compatibili con la precipitazione del corpo riscontrata nel filmato di video-sorveglianza”.
(Dire)