(VIDEO) Nuova inchiesta shock nell’industria del latte: lo sfruttamento di mucche e vitelli

Animal Equality  ha rilasciato recentemente un nuovo video che racconta il dramma che si consuma all’interno dell’industria del latte per mucche e vitelli costretti alla separazione e a subire gravi sofferenze per favorire la produzione di proteine animali.

L’attrice di Harry Potter, Miriam Margolyes, ha prestato la propria voce e il proprio volto in supporto della campagna di Animal Equality per chiedere al governo britannico di sostenere gli agricoltori affinché abbandonino il settore lattiero-caseario e lavorino per la transizione alle proteine a base vegetale.

Come mostrato da Animal Equality, la sofferenza sconcertante dei vitelli separati alla nascita dalle proprie madri, nonché le pratiche violente a cui sono sottoposte le mucche, tra cui l’inseminazione artificiale e le continue gravidanze forzate per la produzione di latte che costituiscono una fonte di grave sofferenza all’interno dell’industria lattiero-casearia.

Nel video vengono mostrate pratiche industriali crudeli ma totalmente legali che hanno luogo in tutte le 8000 aziende lattiero-casearie del Regno Unito, comprese quelle accreditate e certificate come biologiche. Le immagini inedite sono state raccolte da Animal Equality all’interno della Madox Farm in Galles e mostrano scene di separazione di mucche e vitelli appena nati, una pratica standard in tutte le aziende lattiero-casearie del mondo.

In particolare, il video è associato alla petizione lanciata da Animal Equality che chiede che il denaro dei contribuenti inglese venga ridistribuito per sovvenzionare alternative alimentari a base vegetale, finanziare la riforestazione dei terreni e incentivare l’agricoltura a base vegetale, una mossa che  garantirà il futuro dei posti di lavoro degli agricoltori e creerà un mondo più compassionevole e sostenibile.

Miriam Margolyes, attrice pluripremiata  e conosciuta soprattutto per i ruoli della professoressa Sprout in Harry Potter e di Suor Mildred in Call The Midwife, sostiene la petizione di Animal Equality – rivolta alle istituzioni britanniche – che chiede di cambiare l’attuale sistema alimentare nel Regno Unito.

In Italia, più di 2,6 milioni di mucche sono allevate per il loro latte ogni anno, di queste il 4% viene macellata ancora incinta, ovvero quasi 130.000 mucche, un dato che supera la media europea. I vitelli, inoltre, vengono portati al macello dopo pochi mesi di vita e dopo aver passato parte della vita in gabbia e totalmente privi delle cure materne. Non c’è alcuna soluzione a questo problema poiché il mercato della carne di vitello è un sottoprodotto dell’industria lattiero-casearia, finché si produrrà latte nasceranno vitelli maschi, e finché nasceranno ci sarà la necessità di abbatterli in quanto sono considerati uno scarto di produzione, un tema etico molto forte all’interno della produzione di carne e latte. 

In Italia dal 2020 la produzione di latte ha superato i 12,65 milioni di tonnellate, un aumento rispetto agli ultimi anni dovuto alla ripresa di alcuni settori che sono stati penalizzati durante il Covid. Ma il cambiamento con il passaggio ad altre forme alternative è molto forte anche nel nostro paese:secondo Coldiretti, sono circa 12 milioni gli italiani che consumano bevande vegetali per un totale annuo intorno agli 85 milioni di litri. Alcuni dati stimano che il mercato italiano ha raggiunto un valore di 280 milioni di euro ed è in continuo aumento.

La dolorosa separazione di mucche e vitelli

Alice Trombetta, Direttrice Esecutiva di Animal Equality Italia, ha dichiarato: “Proprio come noi, le mucche devono partorire per produrre latte, un elemento intuitivo ma spesso sconosciuto al grande pubblico. Affinché gli esseri umani possano bere il latte di una mucca, i giovani vitelli maschi che nascono devono essere subito allontanati dalle mamme e strappati a un legame che in natura sarebbe molto stretto. Questa triste storia vale per tutti i milioni di mucche confinate da questa industria in tutto il mondo, anche in Italia. Dobbiamo porre fine a questo crudele ciclo di sofferenza passando rapidamente ad alternative a base vegetale”.

La petizione e le nuove immagini inedite rilasciate da Animal Equality fanno seguito alla pubblicazione di un’inchiesta sotto copertura girata presso l’allevamento Madox, in Galles, dal team investigativo di Animal Equality e diffusi a febbraio su BBC One. Le investigazioni hanno rivelato abusi e negligenze estreme nei confronti degli animali, come calci nelle mammelle e colpi di pala in faccia alle mucche. Il programma Panorama su BBC One ha anche fatto luce sull’impatto della separazione tra mucche e vitelli con il professor Andrew Knight, direttore e fondatore del Centro per il benessere degli animali dell’Università di Winchester, che ha affermato come tale separazione sia “molto stressante sia per il vitello che per la madre” a causa del loro “legame molto forte”.

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Redazione

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