A Villa Literno, il summer camp tra campus ed inclusione

Dall’11 Luglio è partito il Summer Camp della Royal Ballet Scholl Non Solo Danza, patrocinato dal Comune della Città di Villa Literno e in collaborazione con L’Associazione La strada del sorriso, compostaprevalentemente da genitori di bambini/ragazzi con disabilità, la missione oltre che quella della “tutela” dei diritti è anche e soprattutto quella di realizzare progetti di inclusione sociale ad ogni livello.

Il Summer Camp  è un progetto molto semplice e altrettanto vincente: è un  campus estivo intensivo e inclusivo, nato con lo scopo di far svolgere attività ludico-ricreative a bambini con disturbi del neurosviluppo (autismo, ADHD, Disabilità Intellettiva) insieme ai bambini normodotati. Questo è stato possibile attraverso la collaborazione con gli enti e le associazioni locali, la presenza di tutor specialistici che modellano e affiancano i bambini con neurodiversità.

“Una iniziativa di grande valore, abbiamo visto nascere nuove modalità di gioco che hanno coinvolto tutti e che hanno dato ai bambini senza disabilità l’opportunità di supportare, aiutare e capire quali sono i tempi di quelli con disabilità, ma anche di conoscere e comprendere la disabilità senza averne paura – fanno sapere le responsabili Mena Nucci, Nunzia e Antonella Griffo -. Tutto lo staff ha sostenuto la spontaneità delle relazioni e dell’interazione, senza imporre o chiedere ma “facendo insieme”, per favorire così percorsi educativi volti all’inclusione. Un ringraziamento va ai genitoridell’Associazione La strada del Sorriso che hanno creduto in questa iniziativa”.

Per la presidente Enza Iovine: “la scelta di proporre un progetto per l’attivazione del tempo libero di ragazzi con disabilità intellettiva, durante il periodo estivo, nasce dalla considerazione che esso rappresenti qualcosa di determinante nella vita quotidiana di ogni persona. Promuovere percorsi e iniziative di tempo significa: riconoscere la dignità  data dall’ inclusione sociale, dell’ essere persone tra le persone; promuovere la scelta e la possibilità reale di pensarsi come protagonista e di conquistarsi spazi di autonomia decisionale; favorire la gestione di relazioni gestite con sempre maggiore autonomia. La diversità è l’unica cosa che tutti noi abbiamo veramente in comune: festeggiamola tutti i giorni”.

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Redazione

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